Il CdA dell’istituto ha poi deciso di proporre alla prossima assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 0,19 euro per azione per una distribuzione complessiva di 287,9 milioni.
I risultati del 2021, ha messo in evidenza Castagna, “ci permettono di proporre ai nostri azionisti un dividendo pari a un pay-out del 50%, un livello decisamente superiore agli obiettivi del piano strategico e che apre la strada a un possibile ulteriore incremento della remunerazione e ntro l’orizzonte del piano”, che potrebbe tradursi, secondo alcuni analisti, in un incremento del pay-out o in un buyback.
L’istituto a fine 2021 ha registrato un Cet1 ratio phased-in al 14,7%, in aumento rispetto al 14,5% del settembre dello scorso esercizio. Banco Bpm prevede per il primo semestre del 2022 un ulteriore derisking per circa 1 miliardo di euro, sia attraverso ulteriori cessioni sia attraverso l’attività di workout. Il rapporto fra sofferenze lorde e impieghi lordi scenderebbe al 4,8%.
Nessuna concreta possibilità di fusioni all’orizzonte poi, a detta di Castagna: “Non vediamo al momento opportunità di fusioni per quanto ci riguarda, eravamo molto attivi sul tema un anno fa, ma ora siamo molto più concentrati sui nostri numeri e sul nostro piano strategico, che è il nostro vero obiettivo”.