Bper chiude l’anno con 525 milioni di utili – più che raddoppiati dai 237 milioni del 2020 – promettendone ai soci solo il 16%.
Popolare di Sondrio chiude il suo ultimo anno da “popolare” con il miglior utile netto della sua storia, cresciuto del 152% a 268 milioni, con una redditività del 9%.
Banco Bpm, terza banca italiana sull’asse Milano – Verona, nel 2021 ha visto crescere del 15% le commissioni nette, mentre i costi di rettifica dei finanziamenti si sono ridotti del 33,6% a 887 milioni. L’amministratore delegato Giuseppe Castagna ha definito i risultati “record, che consentono di proporre un payout al 50% e aprono la strada a incrementi ulteriori”.
I conti di Bper sono poco confrontabili con quelli del 2020, in quanto l’acquisto del ramo di Intesa – Ubi ha aumentato l’attivo del 46,5% a 136 miliardi. L’utile netto di 525 milioni è sopra le stime medie, pari a 507 milioni. L’incidenza dei cattivi crediti si è quasi dimezzata, al 4,9 % lordo sugli attivi totali. “Nel 2022 ci aspettano sfide importati e vogliamo continuare a crescere” ha dichiarato l’ad Piero Luigi Montani. “I risultati raggiunti in termini di incremento di redditività, miglioramento della qualità del credito e della solidità patrimoniale costituiscono una solida base per il novo piano industriale che Bper diffonderà entro settimane”.