Credit Suisse ha registrato nell’esercizio 2021 una perdita di 1,57 miliardi di franchi. Nell’anno precedente aveva invece conseguito un utile netto di 2,7 miliardi.
Un annus horribilis per la seconda banca elvetica, alle prese con le conseguenze dei dissesti del fondo speculativo Archegos (costato all’istituto più di 5 miliardi di franchi) e della finanziaria anglo-australiana Greensill, come riportato dal sito web della Rsi.
Il quarto trimestre del 2021 si è chiuso in rosso per 2,01 miliardi di franchi, a fronte dei 353 milioni di passivo nello stesso periodo dell’anno prima. Tali risultati erano attesi, visto che la banca aveva già emesso in questo senso un preavviso lo scorso mese. Gli accantonamenti legati ai contenziosi legali gravano sui conti di Credit Suisse per 500 milioni di franchi. In novembre, inoltre, era già stata annunciata una rettifica di valore nell’ordine di 1,6 miliardi.