Banca Generali traccia il futuro della consulenza

Crescita sostenibile e sempre più cedole per gli azionisti. Banca Generali alza il sipario sul piano industriale 2022-2024 in cui conta di crescere a doppia cifra in tutte le voci più importanti di business.

La raccolta dovrebbe aumentare di sei/sette miliardi di euro all’anno mediamente fino a raggiungere una forchetta stimata di 18-22 miliardi di euro nel triennio. In assenza di variabili destabilizzanti dai mercati, le masse dovrebbero dunque passare dagli 85,7 miliardi di fine 2021 a un livello compreso tra i 105 e i 110 miliardi. L’impegno nella crescita dimensionale si affianca a quello della gestione operativa e degli obiettivi di sostenibilità.

La profittabilità e la remunerazione degli azionisti sono colonne centrale degli obiettivi del triennio tanto che l’ad Gian Maria Mossa ha fissato a +10-15% il target di aumento ogni anno dell’utile ricorrente, ovvero dei profitti generati dalle attività “core” senza le variabili e volatilità dei mercati.

Previsioni di pioggia di cedole per gli azionisti a cui è stato fissato un pay-out tra il 70 e l’80% all’anno, dal 70% di fine 2021, per un totale compreso tra i 7,5 e gli 8,5 euro cumulati nel periodo per ogni azione.

Mossa ha spiegato l’evoluzione del nuovo piano che, partendo dalla centralità della figura del consulente al fianco al cliente, potrà contare su un forte supporto della tecnologia sia nella personalizzazione del servizio e dell’offerta, sia nell’analisi dei dati per aumentare le opportunità di sviluppo.

Nelle ambizioni della banca del Leone infatti, il modello attuale di open Banking con l’integrazione di piattaforme nell’ecosistema digitale d’offerta della banca, si amplia e si arricchisce di un concept “data-driven” che valorizza il contributo dei dati per dar vita a tre modelli di servizio (ENHANCED col supporto del professionista e la piattaforma data-driven, GUIDED –ibrido- per la clientela affluent con la guida del consulente, e SELF per i clienti più autonomi che scelgono l’opzione digitale) a seconda del livello di interazione del banker e del contributo della tecnologia.

Da esempio di Digital Wealth Management del precedente piano, Banca Generali diventa quindi una sorta di Banca Private Fintech sempre più a portata di famiglie. L’allargamento della fascia di clientela è infatti un pilastro strategico importante del piano con la banca che mira a servire meglio non solo i clienti private già nel mirino da tempo della società così come quelli delle possibilità più elevate (Hnw), ma anche la clientela affluent vista la scalabilità del servizio e le novità di un’offerta su misura anche per loro con dinamiche sempre più competitive e d’appeal. Per loro verrà presentato un nuovo “contenitore” nell’offerta gestita, una nuova piattaforma personalizzabile per i piani di accumulo, una nuova gamma di conti correnti e servizi annessi che includeranno anche il digital investing, e soluzioni di instant landing.

Salendo di bisogni invece, le famiglie con necessità più complesse potranno invece contare su una rinnovata gamma di coperture assicurative, grazie alle sinergie con la capogruppo, e ad una nuova piattaforma per l’accesso agli investimenti sui mercati privati, per non parlare del nuovo modulo family office e del multi-booking in Svizzera. Proprio la Svizzera sarà protagonista di una nuova fase di crescita con l’attesa della licenza bancaria per la neo-costituita Bg Suisse in arrivo per fine anno. Qui l’attività di reclutamento dei banker e i servizi alla clientela porteranno a masse stimate tra i 5 e i 7 miliardi nel giro di un quinquennio.

Mossa ha poi sottolineato la valorizzazione dei punti di forza di un modello che si evolve contando su tre pilastri principali, la vicinanza dei banker ai clienti, l’approccio digitale e di banca-aperta, e la sostenibilità intesa come centralità delle persone. “La storia di successo di Banca Generali è stata scritta dalle sue persone, cuore della banca ed elemento distintivo nel mercato”. Ai consulenti i vantaggi di un nuovo modello che aumenta le opportunità e la vicinanza della banca.

Nel periodo non vengono esclude operazioni straordinarie in presenza di opportunità, ma il piano si focalizza sulla crescita organica e stima il contributo dall’attività di reclutamento di circa 500 inserimenti nel triennio.

Sul fronte interno dei dipendenti, la banca si impegna diventare un punto di riferimento per le politiche di Diversity & inclusions fissando l’obiettivo del 50% di giovani dalle nuove assunzioni nel periodo e il raggiungimento dell’equal pay di genere.

L’impegno nella sostenibilità, che ha già avuto molti riscontri e successi dagli organismi del settore, non si traduce solo nelle iniziative per le persone e di prodotto, dove si punta a portare i fondi Esg dal 14,5% al 40% delle masse gestite al 2024; ma punta a precisi obiettivi come la riduzione del 25% delle emissioni al 2025 e zero emissioni nette al 2040. Perché la crescita sostenibile passa dalla risposta ai bisogni di tutti e Banca Generali vuole premere sull’acceleratore per diventare il punto di riferimento non solo per crescita, ma anche e soprattutto per attenzione a tutti gli azionisti.

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