Consulenti, il nuovo libro di Marucci racconta il rapporto con gli intermediari

“Consulenti finanziari zelanti maggiordomi degli intermediari”. Potrebbe essere una semplice constatazione professionale, e invece è il titolo del nuovo di libro di Manlio Marucci, pubblicato per le edizioni Lightsky nel dicembre 2021.

Sociologo e ricercatore dai primi anni ’70, nel 1994 fonda FederProMM, di cui oggi è presidente. Ha scritto saggi e articoli nel settore sindacale, della contrattualistica, dell’intermediazione creditizia e finanziaria, ed è tuttora direttore del periodico Promotori&Finanza. Nella sua lunga esperienza professionale ha ricoperto molteplici incarichi nella ricerca e gestione delle risorse umane sia come consulente finanziario che come manager per vari intermediari finanziari e assicurativi. Nel 2015 con l’adesione di FederProMM alla Uil, unitamente alle federazioni Uiltucs ed Uilca, ha come obiettivo di dare il giusto riconoscimento alla professionalità di questi operatori attraverso un trattamento economico , normativo e previdenziale che elimini le incoerenze attualmente esistenti.

Il libro – un saggio sulla figura del consulente finanziario – è frutto di una diretta esperienza trentennale sul campo. Più che uno strumento di lavoro, vuole essere un manuale di analisi e riflessione critica nel cercare di affrontare i veri problemi che hanno coinvolto questa figura professionale nei vari processi e nelle varie dinamiche dello sviluppo dei mercati finanziari, nella realtà economica della società italiana. Una selezione di 52 articoli pubblicati sui principali canali di comunicazione del settore finanziario e specializzato, usciti sulla carta, sul web e sui social, tra risposte e provocazioni, domande e contraddizioni.

Nella presentazione curata dall’Onorevole Giorgio Benvenuto, leggiamo: “Nella ricostruzione storica operata nel testo, emergono i veri problemi e le criticità che ancora oggi stentano a trovare una soluzione adeguata e rispondente ad un mercato finanziario sempre più evoluto, in cui la figura del consulente finanziario deve ottenere il suo diritto di cittadinanza come figura professionale, indispensabile nel rapporto fiduciario con i risparmiatori/investitori. Un relais fondamentale tra intermediario e cliente nel processo di indirizzo delle scelte di investimento, di educatore finanziario per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese”.

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