Ucraina-Russia, banche italiane pronte per la cyberguerra

«Siamo di fronte alla prima guerra mondiale economico-finanziaria nella storia dell’uomo. Esiste un rischio teorico che con un clic in Russia un conto corrente italiano sia attaccato, ma le contromisure di difesa informatica che, da diversi anni, le banche italiane, preparate ad affrontare la cyber guerra, hanno già realizzato per difendere la clientela deve far stare tranquilli tutti i correntisti. I sistemi di sicurezza informatica sono di alto livello. Consiglio, comunque, a tutti di utilizzare gli alert, quei sistemi che avvisano la clientela circa le operazioni effettuate sui conti correnti».

Lo ha detto ieri sera il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato dalla trasmissione Anni 20 su Rai Due. «Quanto all’inflazione, gli italiani stanno lasciando sui conti correnti sempre più denaro, circa 1.600 miliardi di euro il “saldo” delle famiglie. Ciò accade perché c’è scarsa fiducia nel futuro da parte di tutti, sia per la guerra appena iniziata sia perché stiamo uscendo da due anni di pandemia. Le banche vendono vari prodotti finanziari, per esempio assicurativi, ma io ritengo prudente non uscire dal perimetro bancario perché ci si può esporre a rischi anche molto alti» ha aggiunto Sileoni.

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