Unicredit, il peso di Allianz ai piani alti

Sono sempre più forti i legami tra Unicredit e Allianz. Come riportato da Repubblica.it, l’ultimo indizio in questo senso si ricava dalla firma in calce alla prima lista presentata per l’imminente rinnovo del collegio sindacale della banca milanese: Allianz Finance II Luxemburg, veicolo del gruppo assicurativo tedesco. I candidati, che passeranno al vaglio dell’assemblea di Unicredit l’8 aprile, sono i tre attuali sindaci: Claudio Cacciamani, Benedetta Navarra e Guido Paolucci, oltre ai supplenti Raffaella Pagani e Paola Manes. Dovranno vedersela con la lista di minoranza presentata da tanti fondi comuni come Amundi, Anima, Arca ed Eurizon, rappresentanti l’1,1% del capitale del gruppo milanese.

In realtà già nel 2019 c’era Allianz dietro alla lista da cui erano stati eletti i tre sindaci, ma allora il gruppo tedesco aveva in portafoglio lo 0,98% di Unicredit, mentre nel frattempo la partecipazione è salita al 3,2% del capitale. Tutto questo rende la compagnia con sede a Monaco di Baviera il terzo maggiore socio dell’istituto di Piazza Gae Aulenti, alle spalle dei due colossi del risparmio gestito Capital Research e Blackrock, rispettivamente al 6,4 e al 5,3%. Al rinnovo del consiglio di amministrazione di Unicredit, nel 2021, Allianz – forte del suo 1,255% in portafoglio a febbraio dell’anno scorso – aveva nominato la propria top manager, Renate Wagner, proprio dalla lista del consiglio. Wagner aveva così sostituito il precedente rappresentante tedesco, Sergio Balbinot, attuale membro del “board of management” di Allianz e in passato ad delle Assicurazioni Generali.

La quota di Allianz, oggi pari al 3,2% dell’istituto milanese in base alla capitalizzazione di mercato, vale circa 685 milioni, tenendo presente che nell’ultimo mese le azioni Unicredit hanno ceduto in Borsa il 34% per effetto della guerra della Russia (dove la banca opera con propri sportelli) in Ucraina.

Andando indietro alla fine di gennaio, in occasione della presentazione dei numeri del 2021, dall’ad Orcel erano arrivati due importanti annunci: la “ritirata” dalla corsa per l’acquisto dell’istituto russo Otkritie e il nuovo accordo di collaborazione proprio con Allianz per la vendita di prodotti assicurativi nell’area dell’Europa dell’Est. Più nel dettaglio, una nota di Unicredit aveva precisato che con Allianz è stato “firmato un accordo quadro internazionale che getta le basi per una migliore collaborazione a favore dei clienti di entrambi i gruppi, che vantano una partnership di grande successo nel settore della bancassicurazione fin dal 1996”. Il comunicato aggiungeva anche che l’intesa “riguarda Italia, Germania, Europa Centrale e Orientale e massimizza il contributo di entrambi i partner alla futura creazione di valore”. Dall’accordo sono tuttavia esclusi i prodotti di protezione del credito, che rientrano invece nel contratto di distribuzione in buona parte dei Paesi dell’Est Europa, tuttora in piedi, siglato nel 2018 da Unicredit con l’italiana Generali (che vede proprio Allianz tra i gruppi principali concorrenti).

Intanto, l’assemblea di Unicredit dell’8 aprile, oltre a rinnovare il collegio sindacale e ad approvare l’ultimo bilancio, si esprimerà sulle remunerazioni del consiglio di amministrazione. Tra queste, quella da 7,5 milioni complessivi prevista per Orcel nel 2021, suddivisa in 2,5 milioni di compenso fisso più 5 milioni di parte variabile in forma di premio in azioni. Sarà interessante osservare le mosse dei fondi del gruppo Allianz che, in occasione dell’assemblea dei soci del 2021, insieme con Blackrock, avevano votato contro le politiche di remunerazione del gruppo che includevano il pacchetto retributivo dell’ad, nominato al posto di Jean Pierre Mustier.

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