Unipol, Cimbri presidente. Senza ceo le deleghe vanno a Laterza

Nessun amministratore delegato in Unipol, la holding che controlla il gruppo assicurativo Unipolsai. Come scrive il Sole 24 Ore, è questo ciò che emerge se si scorrono le liste per il rinnovo di entrambi i consigli di amministrazione pubblicate dalla compagnia. Ma questo non è l’unico dato che salta all’occhio guardando i due elenchi, dal taglio dei consiglieri – che scendono da da 18 a 15 – al diverso approccio con cui sono stati scelti i nomi da candidare, in prevalenza soci per Unipol, mentre si tratta di indipendenti per Unipolsai. In quest’ultima da segnalare l’ingresso nel board di Matteo Laterza, attuale direttore generale della società e quindi futuro possibile ad della compagnia.

L’assenza di figure manageriali e la candidatura di Cimbri alla presidenza fanno dunque pensare che non verrà nominato alcun amministratore delegato in Unipol. Possibile, invece, che le deleghe operative vengo affidate a un direttore generale, magari un manager interno. Il candidato naturale al ruolo potrebbe quindi essere proprio Laterza. Un potenziale riassetto attorno al quale è stato costruito un cda con molte conferme e qualche volto nuovo.

Per quanto riguarda Unipolsai, invece, la scelta è stata di costruire un consiglio di amministrazione di indipendenti, sempre con Cimbri e Laterza. Per quest’ultima, l’ingresso nel board significa probabilmente il passaggio da dg a ad della compagnia. La scelta di privilegiare l’indipendenza è andata di pari passo con l’inserimento di competenze specifiche su ambiti chiave per il settore assicurativo, tra cui nomi nuovi figurano quelli di Stefano Castelli, Gisella Dolores Finocchiaro e Rossella Locatelli, oltre alle competenze imprenditoriali con Bernabò Bocca e Maria Paola Merloni. Tra gli altri candidati Jean Francois Mossino, Milo Pacchioni, Mara Anna Rita Caverni, Daniela Preite, Elisabetta Righini, Paolo Peveraro, Antonio Rizzi e l’attuale vicepresidente di Unipolsai, Fabio Cerchiai.

Con la pubblicazione delle liste si completa quindi il primo step della riorganizzazione della governance resasi necessaria con l’indicazione di Cimbri alla presidenza delle due società voluta dalle Coop.

 

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