Consulenti, siamo tutti più buoni

Sembra ormai superfluo ripeterlo, ma il 2021 è stato un anno che ha evidenziato ancora una volta l’eccellente stato di forma del settore dell’advisory in Italia. I risultati imponenti della raccolta sono nuovamente lì a dimostrarlo, con gli afflussi che sono cresciuti più del 30% rispetto ai già prodigiosi numeri del 2020, raggiungendo la cifra monstre di oltre 57,3 miliardi di euro. Appurata la bontà dei numeri sopracitati, BLUERATING ha deciso di andare nuovamente a fondo nell’analisi di quello che è stato un anno da incorniciare, utilizzando gli spunti offerti dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari. La nostra analisi, in particolare, si è focalizzata sulla vigilanza.

Vigilanza è più dolce
Dando un rapido sguardo ai numeri relativi alla vigilanza, di primo impatto sembra che il lavoro dell’Organismo nel 2021 sia sostanzialmente rimasto invariato rispetto al 2020; quest’anno infatti le delibere risultano essere 86, in leggerissima crescita in termini assoluti rispetto alle 84 del 2020. Sussiste però una profonda differenza tra questi due anni in termini di peso dei provvedimenti e la si può apprezzare analizzando qualitativamente i dati. A emergere è la crescita determinante delle sanzioni amministrative (38, di fatto raddoppiate rispetto alle 16 del 2020) e la discesa netta dei provvedimenti più gravi, cioè le radiazioni (21, sostanzialmente dimezzate rispetto alle 40 del 2020). Considerando contestualmente che le sospensioni sanzionatorie sono rimaste pressoché stabili (27, mentre nel 2020 erano 28), possiamo dire che Ocf si è trovato di fronte a una minore gravità nelle casistiche di merito affrontate, con il mondo dei consulenti finanziari che di fatto sembra aver vissuto un anno con maggiore “disciplina”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!