Fineco, ecco la rivoluzione: inizia l’era dei fondi passivi

Il mondo delle reti si apre ai fondi passivi. A dare il la a questa piccola rivoluzione è stata quest’oggi Fineco, nel corso di una conferenza stampa aperta ai giornalisti. Nel dettaglio Fineco Asset Management, la casa di gestione del gruppo, andrà a includere singoli strumenti/building blocks passivi e smart factors nella propria offerta dedicata alla clientela. Strumenti, ci tiene a sottolineare la società, interamente costruiti “in-house” con una modellistica proprietaria.

I cardini di Fineco AM Passive Underlyings saranno efficienza (portafogli misurabili costruiti attorno a comparator con piena visibilità dei costituenti, costi estremamente efficienti e distintivi e infine nessuna commissione di performance) tecnologia (approccio fintech, innovativo linguaggio di programmazione e oltre 2 tera byte di dati costantemente analizzati) e un team di gestori dedicato.

Ciascun fondo Fineco AM Passive Underlyings verrà gestito  all’interno di una banda di volatilità massima e minima con un livello di volatilità target.

“Questa conferenza è importante perché dobbiamo comunicare una nuova filosofia di investimento per Fineco e per la panoramica del risparmio italiano. Siamo degli innovatori, sempre in grado di anticipare i trend del mercato. Il livello di cultura finanziaria con ampi spazi di miglioramento e da come gli italiani gestiranno i loro risparmi dipenderà tanto della nostra società; la consapevolezza di questo tema sta aumentando anche se il contesto presenta sfide che sono sempre più complesse. In ragione di ciò serve qualcosa di più conveniente da offrire, che sia efficiente e trasparente. Dal nostro punto di vista, la redditività non la si può ottenere caricando di commissioni i clienti, ma con processi di efficientamento degli impieghi come questo””. Sono queste le parole che Alessandro Foti, ad e dg di Fineco, ha deciso di utilizzare per presentare questa novità, alle quali hanno fatto seguito gli interventi descrittivi di Fabio Melisso, ad di Fineco AM e Paolo di Grazia, vice dg di Fineco.

Questa è un’altra pietra miliare per Fineco. Bisogna guardare in faccia la realtà, le soluzioni passive stanno crescendo tantissimo” ha commentato Di Grazia. Una considerazione che potrebbe probabilmente abbracciare l’intero mercato della consulenza finanziaria in Italia.

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