Io e la mia mandante, i consulenti si raccontano

Sempre più importante risulta essere oggi, nell’ambito delle mandanti, come le stesse vengano “riconosciute” e “accettate” dai propri consulenti finanziari.

In un momento di grandi cambiamenti dell’attività di consulente finanziario e di riduzione dei margini di redditività dei portafogli, ogni segnale proveniente dalla rete dei consulenti risulta vitale al fine della corretta impostazione di una strategia di crescita della banca, che dovrà essere sempre più attenta agli sviluppi del settore della consulenza finanziaria.

Inoltre, anche il passato “orgoglio” di appartenere a un determinato gruppo bancario deve continuare a essere alimentato e conservato, seppure sotto altre forme, in un momento di continue ristrutturazioni, fusioni e cambiamenti, che rischiano di demotivare i consulenti finanziari, penalizzandone la stessa produttività.

Nasce da queste considerazioni l’iniziativa “Io e la mia mandante”: una raccolta a partecipazione libera, di esperienze e racconti vissuti da consulenti finanziari iscritti all’albo OCF.

Il tema scelto è semplice ma coinvolgente e ha l’obiettivo di far emergere interessanti considerazioni e riflessioni nel mondo delle reti a tutti i livelli.

Ogni consulente finanziario avrà così la possibilità di raccontare il suo rapporto con la propria mandante, nella massima libertà, in quanto i nomi degli autori rimarranno riservati, nella massima riservatezza.

Il racconto sarà libero, ma dovranno essere rispettati il tema e la lunghezza, che non dovrà superare le due pagine dattiloscritte (3.600 caratteri, spazi inclusi).

I racconti vanno inviati entro la data del 30 luglio al seguente indirizzo di posta elettronica: io&[email protected] o semplicemente chiedendo di essere contattato scrivendo su what’s up al numero +393383462030.

Seguirà una selezione del materiale ricevuto e le migliori storie realmente accadute saranno raccolte in un volumetto che sarà pubblicato da Foschi editore, dopo una revisione dell’editing e distribuito da Federpromm, previa autorizzazione aggiuntiva alla pubblicazione da parte di coloro che hanno inviato il racconto.

Nicola Scambia aggiunge: “Nel volumetto non ci saranno i nomi di nessuno, né quelli delle reti di consulenti coinvolte, né quelle dei bulli. Non voglio che nessuno li riconosca, perché il valore di questo volumetto – se ne ha uno – non sta nel “togliersi dei sassolini” dalle scarpe ma essere uno stimolo positivo e concreto per l’equilibrio che deve esserci tra banca, consulente finanziario e cliente soprattutto oggi che siamo chiamati a tradurre concretamente le tematiche ESG. Per cui, nonostante nel volumetto ci saranno racconti tratti da storie vere, i nomi delle persone e delle reti di consulenti saranno di fantasia in modo da rendere irriconoscibili i veri protagonisti. Solo che mettere le iniziali puntate, come nei romanzi russi, mi sembrava noioso, e allora ho inventato un altro modo, che spero aggiungerà un po’ di divertimento a storie che, di sicuro, divertenti non lo saranno affatto!”.

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