Fideuram Ispb, ecco come funziona la remunerazione dei consulenti

Hanno dei punti in comune, ma ognuna ha delle caratteristiche peculiari. Stiamo parlando delle politiche di remunerazione dei consulenti finanziari nelle maggiori banche-reti italiane. Bluerating ha esaminato le relazioni sulla remunerazione di alcuni big del mercato. Dopo Fineco e Banca Mediolanum, analizziamo Fideuram Ispb.

“La remunerazione dei Consulenti Finanziari”, sottolinea la relazione di Fideuram ISPB aggiornata al 2021, “è interamente variabile ed è composta principalmente da provvigioni, che sono costituite dalla retrocessione al CF di una parte del ricavo della Società mandante sui contratti sottoscritti sul portafoglio clienti a lui assegnato, oltre che da incentivi per il raggiungimento di determinati risultati commerciali”. C’è una componente “ricorrente” e una “non ricorrente”, con una valenza incentivante. Le provvigioni ricorrenti, essendo legate all’entità del portafoglio a‑dato a ciascun consulente, “sono percentuali prefissate dei ricavi della Società derivanti dalle commissioni percepite sui prodotti collocati/ servizi prestati” e “sono dierenti in funzione della tipologia di prodotti o servizi sottoscritti”. In aggiunta alla remunerazione ricorrente, la società, “in linea con le prassi di mercato, riconosce alle proprie reti distributive una componente “non ricorrente” che è rappresentata da provvigioni corrisposte a fini di incentivazione per indirizzare l’attività commerciale delle Reti al raggiungimento di specifici obiettivi, tenendo in debita considerazione le strategie e gli obiettivi aziendali di lungo periodo della Rete sia la correttezza nella relazione con il cliente”

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