Generali, si pensa a Roberta Neri per sostituire Caltagirone nel cda

Il Comitato Nomine e Governance di Generali avrebbe concluso le due delicate istruttorie in corso. E un cda del gruppo sarà convocato lunedì o martedì, per sostituire il consigliere Francesco Gaetano Caltagirone e per proporre un’ipotesi di Comitato investimenti. Come scrive Repubblica, il tema più urgente è sostituire il dimissionario Caltagirone, socio al 9,95%. La riunione tra il presidente Andrea Sironi e le tre componenti del comitato nomine Clara Furse, Diva Moriani e Luisa Torchia è durata un’ora e mezza. Sembra che abbiano passato in rassegna le previsioni statutarie per cooptare il nuovo consigliere, e le pratiche delle rivali europee di Generali sui comitati endoconsiliari. Lo Statuto del Leone all’art.28.13 dice che per sostituire un amministratore di minoranza il cda «nomina il primo dei candidati non eletti della lista alla quale apparteneva l’amministratore cessato, purché sia ancora eleggibile e disponibile ad accettare la carica ed appartenente al medesimo genere».
Tuttavia – e contrariamente alle interpretazioni date da più legali dell’imprenditore – la lettura prevalsa nel comitato nomine sarebbe di riaffermare lo spirito della norma, scritta per preservare il genere femminile meno rappresentato. Se questa linea passasse in cda tra qualche giorno, l’invito a prendere il posto di Caltagirone andrebbe a Roberta Neri, ex ad di Enav e direttore finanziario di Acea, prima dei non eletti della lista che ha perso il conteggio assembleare del 29 aprile. Sempre che Neri «sia ancora eleggibile e disponibile», altrimenti toccherebbe al quinto non eletto, l’ex banchiere Claudio Costamagna. E nel caso di sua indisponibilità, il sesto è Luciano Cirinà, ex ad Generali nell’Est Europa e licenziato per giusta causa dopo la sua entrata nella lista Caltagirone. Per questo fonti di Generali ritengono poco probabile una sua cooptazione. Fonti vicine a Caltagirone, invece, rivendicano il diritto di scegliere i consiglieri. Anche questo passaggio insomma, potrebbe portare strascichi e dispute legali. Oggi, intanto, saranno sentiti dalla Commissione banche Sironi e l’ad Philippe Donnet.

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