Per il decimo anno consecutivo, l’Istituto per le Opere di Religione (IOR) pubblica il suo Rapporto Annuale contenente il Bilancio d’Esercizio 2021 redatto conformemente ai principi contabili internazionali IAS-IFRS.
Tale bilancio ha ottenuto una relazione “senza rilievi” dalla società di revisione contabile Mazars Italia S.p.A. e, in data 26 aprile 2022, è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto e, come da Statuto, trasmesso alla Commissione Cardinalizia.
La Commissione Cardinalizia, presa conoscenza della solidità dei dati finanziari del Bilancio d’esercizio 2021 e fatte salve le esigenze di patrimonializzazione dell’Istituto, ha deliberato con propria determinazione sulla devoluzione degli utili.
Nell’esercizio 2021 l’Istituto ha conseguito i seguenti risultati coerentemente con il piano strategico:
- 18,1 milioni di euro di utili netti
- + 15% di margine di interesse, + 22% di commissioni nette, + 4% di masse gestite
- TIER 1 ratio pari al 38,54%
- 59% cost/income ratio
Gli utili sono in linea con le aspettative, con il nuovo modello di business HTCS (Held To Collect and Sell) adottato per gli investimenti e con il profilo di rischio prudente.
La crescita delle masse gestite riflette i buoni risultati delle gestioni patrimoniali per la Clientela, ottenuti operando in coerenza e applicazione dei principi della Dottrina Sociale della Chiesa, con il 70% delle linee di gestione sopra il benchmark a 5 anni.
Il cost/income ratio riflette un apprezzabile controllo dei costi a fronte della scelta dell’Istituto di proseguire nella digitalizzazione dei servizi per la clientela, nel rafforzamento degli strumenti di difesa informatica e nell’assunzione di nuove risorse con profili di seniority e specializzazione diversi.
L’Istituto ha continuato a mantenere come prioritario l’impegno alla conformità a tutte le norme e i regolamenti applicabili, confermando la propria trasformazione culturale. La migliore rappresentazione di questa forte cultura alla conformità e al controllo dei rischi è fornita nel rapporto Moneyval sulla Santa Sede del 2021