Il percorso di riduzione degli npl verrà accelerato con un mix di azioni industriali e cessioni, con l’obiettivo di arrivare a fine piano con crediti deteriorati lordi al 3,6%. Sul fronte del personale, il piano industriale di Bper prevede l’uscita di 3.300 risorse a fronte di 1.450 assunzioni e un ridimensionamento della rete di filiali, con la chiusura entro il 2024 di 600 sportelli (di cui 140 già realizzate), pari al 29% del totale delle filiali alla fine dello scorso anno.
“Il Piano Industriale 2022-2025 approvato dal cda, delinea una nuova fase di sviluppo del Gruppo Bper Banca con obiettivi ambiziosi ma che sappiamo essere alla nostra portata, facendo leva sui ragguardevoli risultati raggiunti oggi in termini di miglioramento del posizionamento competitivo, redditività e qualità del credito” ha commentato l’ad di Bper, Piero Luigi Montani. “L’utile netto atteso al 2025 pari a circa 800 milioni di euro, sarà raggiunto grazie al potenziamento delle nostre fabbriche prodotto nei business strategici del Gruppo rafforzando il nostro modello di banca multi-specialista, con l’obiettivo di accrescere ulteriormente la componente commissionale all’interno dei ricavi”.