Banco Desio, la crescita non esclude nuove operazioni

L’acquisizione di Carige ha portato ad una eccedenza di 48 sportelli in capo a Bper, subito ceduti in cambio di una base di 10 milioni di euro, al Banco Desio e della Brianza.

Come riporta L’Economia de Il Corriere della Sera, l’intervistato Alessandro Decio – da due anni alla guida della Banca – dice che il tutto “è stato una buona occasione per crescere, visto che a operazione conclusa avremo aumentato del 20% il numero dei nostri sportelli – passando da 232 a 280 – oltre che dei nostri clienti, che diventeranno 400mila”.

Ad aumentare sarà anche la raccolta, di circa il 10%, e gli impieghi del 12%. Nessuna sovrapposizione con la rete: “La maggior parte delle 48 agenzie che entreranno sono in Liguria, una decina in Sardegna e una piccola parte tra Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Il servizio che offriamo incontrerà le esigenze di nuovi clienti, che potranno apprezzare una flessibilità di servizio che altri non hanno”.

L’integrazione degli sportelli ex Bper-Carige in Banco Desio sono previsti per febbraio 2023 e dovrebbero consentire una ulteriore accelerazione alla banca. “Abbiamo concluso bene la prima trimestrale e siamo fiduciosi anche per i dati dei primi sei mesi dell’anno” commenta Decio. Particolare attenzione sarà posta alle Pmi, tratto distintivo del proprio territorio di sviluppo: “Vogliamo essere una controparte affidabile e credibile per le imprese, sostenendole e dando risposte veloci”. Ad oggi sono circa 60mila le imprese clienti di Banco Desio, ed è pensando a loro che Decio ha stretto un accordo di collaborazione con Osculati&Partners, per facilitare l’accesso alla finanza agevolata.

Inoltre, l’offerta mixa le competenze professionali con il digitale, grazie alla creazione di due applicazioni ad hoc. Per il futuro, invece, non si esclude niente, nemmeno un’altra operazione.

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