Consulenti, la felicità che si fa in tre

Articolo di Maria Grazia Rinaldi

Robert Holden conosciuto anche come lo psicologo della felicità, ha condotto un esperimento per dimostrare che possiamo diventare tutti più felici. Secondo lo studioso spesso le persone non sono sicure di ciò che le rende felici, perché semplicemente non lo sanno. Diventiamo più felici solo quando iniziamo a conoscere veramente chi siamo. Quando ci conosciamo possiamo utilizzare con consapevolezza i nostri punti di forza e le nostre virtù per reagire in modo più funzionale agli eventi, piuttosto che subirli. Cambiare il nostro modo di reagire ci aiuta a essere più felici.

Sostituire le abitudini
Non occorre liberarci delle abitudini ma sostituirle con altre, in pratica dovremo arricchire la nostra vita con esperienze che ci diano piacere e ci facciano da cuscinetto rispetto a quelle negative. Il ricercatore fece un importante esperimento con un gruppo di persone depresse. Il primo passo fu quello di sottoporli ad una risonanza magnetica per osservare l’attività del loro cervello. Holden chiese loro di compiere ogni giorno tre nuove semplici azioni. A) Sorridere per almeno 20 minuti al giorno. B) Fare almeno 20 minuti di esercizio fisico ogni giorno. C) Distribuire palline colorate in ogni stanza, sia a casa che a lavoro, e ogni volta che ne vedevano una dovevano pensare a un ricordo, evento o opportunità positiva. Queste persone depresse seguirono il programma per un solo mese. Al termine dell’esperimento tutte le persone coinvolte si sentivano più felici. Sottoposti nuovamente a una risonanza si scoprì che l’attività di quella parte del cervello deputata a procurare sensazioni felici si era particolarmente intensificata. Cambiando le loro abitudini avevano agito sul cervello. Sei mesi dopo i pazienti furono di nuovo sottoposti a una risonanza e il risultato fu ancora migliore. Tutto questo per dire che se davvero desideriamo migliorare abbiamo la possibilità di farlo. Semplici nuove abitudini avevano cambiato lo stato d’ animo nelle persone sottoposte all’esperimento. La grande opportunità quindi è che anche tutti noi possiamo farlo.

Produrre serotonina
Ogni volta che sorridiamo produciamo serotonina. Non è un caso che la gente che sorride sia più felice. Più sorridiamo, più ci sorridono, più siamo tutti un po’ più felici. A volte basta davvero poco, un sorriso aggiunge e non toglie nulla a nessuno. Le persone felici inoltre sono quelle che agiscono e che sono molto attente a come parlano con loro stesse. Il linguaggio condiziona la nostra qualità di vita. Essere felici non corrisponde a essere euforici.Si può essere calmi e felici. Le persone tristi sono spesso ingabbiate nei loro schemi, a volte basterebbe poco per tornare ad acquisire la serenità cambiando semplicemente prospettiva. Proviamo insieme a fare un interessante esercizio chiamato “della statua della libertà”. Pensa ad un problema e identificalo in una immagine. Porta l’immagine sulla tua mano destra, ora solleva la mano verso l’alto come la statua della libertà e verifica se guardandolo dall’ esterno in te cambia qualcosa. Questo esercizio ti fa portare il problema da dentro a fuori di te, permettendoti cosi di diventare un osservatore esterno.

Osservatore non giudicante
Da osservatore non giudicante potrai provare emozioni diverse e chissà addirittura potresti visualizzare una possibile soluzione, guardando il problema semplicemente da un altro punto di vista. Se vogliamo essere più felici ci dobbiamo impegnare. La felicità è come un muscolo che va allenato ogni giorno, occorre disciplina, impegno e soprattutto il desiderio di voler davvero diventare delle persone più contente. La capacita di scegliere è un potere enorme che abbiamo e che nessuno mai potrà toglierci.

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