Popolare di Sondrio, nel Piano 22-25 focus su digitale e sostenibilità

Banca Popolare di Sondrio ha approvato il Piano Industriale “Next Step” 2022-2025, che definisce la strategia ed i nuovi target della Banca. Il primo Piano della Popolare come SpA vede una generazione di valore significativa e sostenibile, una solida capitalizzazione, minor sensibilità alle spinte inflattive e investimenti mirati in digitale. A riportare la notizia è Il Messaggero.

“È per me ragione di orgoglio poter presentare il nostro primo Piano industriale dopo esserci trasformati in S.p.A. a fine 2021. Con la fondazione avvenuta a Sondrio nel 1871, siamo stati una delle prime banche popolari del Paese”, ha ricordato l’Amministratore delegato Mario Alberto Pedranzini. “La nostra vocazione è crescere. Crescere assieme ai nostri clienti, con i nostri dipendenti, oltre i confini di una tradizionale Banca del Territorio. Con rigore, disponibilità verso i clienti, vicinanza alle comunità delle aree servite, preservando la nostra identità ma continuando a innovare. Negli ultimi dieci anni, caratterizzati dalle note difficoltà di contesto, il nostro margine operativo ha ampiamente coperto e superato le perdite sui crediti, diversamente dalla media del settore. La nostra patrimonializzazione è ai vertici del sistema. Siamo la Banca italiana che più è cresciuta organicamente, investendo sulle persone e sulla rete”.

 

Guardando ai target del Piano, è prevista una crescita dell’utile netto a 323 milioni di euro al 2025 ed un aumento del ROE al 9,2%. La redditività core è prevista in aumento a 1,1 miliardi nel 2025, con un margine di interesse indicato in 667 milioni al 2025 (CAGR 2021-2025 pari a +6%) e commissioni nette stimate a 443 milioni (CAGR 2021-2025 pari a +5,5%.
Nuova spinta su risparmio gestito e bancassicurazione. Il Piano quadriennale stima infatti crediti netti alla clientela in crescita a 35,9 miliardi nel 2025 e volumi di risparmio gestito e assicurativo pari a 13,8 miliardi, con CAGR 2021-2025 pari al +12%. I premi assicurativi sono visti in crescita nel quadriennio con CAGR 2021-2025 pari al +11%.
Elevata solidità patrimoniale e robusta posizione di liquidità con un CET 1 ratio al 15,6% a fine 2025 e superiore al 15% in ogni anno del Piano, un Liquidity Coverage Ratio superiore al 140% in ogni anno del Piano ed un Net Stable Funding Ratio superiore al 125%. Prosegue anche l’attività di derisking con NPL ratio lordo atteso in diminuzione al 3,8% al 2025 e costo del rischio a 47 pb al 2025.

Lo sviluppo tecnologico della Banca sarà sostenuto da importanti investimenti. In particolare sono previsti investimenti in personale e digitalizzazione, con base costi sotto controllo. La spesa IT è prevista in crescita a 120 milioni nel 2025 (da 86 milioni nel 2021); costi operativi pari a 619 milioni nel 2025 (da 558 milioni nel 2021) con un Cost/Income ratio visto in calo a 51,8% al 2025 (da 54,1% nel 2021). Le iniziative di questa direttrice si prefiggono di evolvere ulteriormente il modello di filiale tradizionale, verso un’interazione multicanale di tipo fisico/digitale (phygital), pure grazie alla robotizzazione e automatizzazione dei processi per migliorare l’esperienza dei clienti e liberare energie commerciali.

Particolare rilievo viene dato all’integrazione dei fattori ESG nel business e nell’operatività; la Banca basa infatti tutta la propria attività su una gestione armonica del rapporto con i territori d i riferimento, punto di partenza per lo sviluppo di una strategia di sostenibilità solida e coerente con i propri valori.

E’ previsto un rafforzamento dell’impegno verso la sostenibilità e l’inclusione, attraverso una serie di iniziative: definizione di target di performance ESG; integrazione della sostenibilità nei principali processi della Banca, mediante un adeguamento di policy e normativa interna, in particolare negli ambiti del credito, degli investimenti e della gestione dei rischi; sviluppo di nuovi prodotti e servizi sostenibili; linee guida di investimento responsabile; emissione di nuovi ESG Bond; adesioni alle iniziative ESG più rilevanti per il settore bancario; interventi di ulteriore rafforzamento della governance; monitoraggio continuo delle performance emissive ed energetiche; definizione di una più ampia strategia di comunicazione ESG.

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