Cubelli (Fideuram): “Sanpaolo Invest sempre fondamentale per la divisione Private”

Dopo la notizia della fusione per incorporazione di Sanpaolo Invest SIM in Fideuram, Bluerating ha avuto l’opportunità di approfondire alcuni aspetti di questa operazione con Fabio Cubelli (nella foto), Condirettore Generale e Resp. Coordinamento Area Affari di Fideuram – ISPB. Ecco di seguito le risposte alle nostre domande.

Quali possono essere le ulteriori sinergie tra Fideuram e Sanpaolo Invest che possono generarsi in seguito a questa operazione?

Le nostre reti, Fideuram e Sanpaolo Invest, hanno fatto per 20 anni un percorso comune, che ci ha portato ad avere la stessa offerta, lo stesso modello di servizio, gli stessi modelli di remunerazione ed incentivazione, con la banca, le piattaforme e tutta la macchina operativa a fattor comune. Un lavoro che ci ha consentito di attuare grandissime sinergie e di crescere insieme.

Oggi abbiamo avviato l’iter per un ulteriore passo lungo questa strada che si completerà a fine anno, sostanzialmente mantenendo le due reti, Fideuram e Sanpaolo Invest, all’interno di una stessa legal entity, cioè Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking Spa, pur con una separazione delle due strutture dal punto di vista commerciale. Dal punto di vista societario questo si tradurrà formalmente in una proposta di fusione per incorporazione di Sanpaolo Invest Sim in Banca Fideuram – ISPB Spa, il che consentirà una semplificazione a livello di governance e libererà ulteriori risorse da dedicare ai clienti ed alle reti.

Cambia qualcosa operativamente per i consulenti e per i clienti della società incorporata?

Premesso che tutta l’operazione è subordinata alle autorizzazioni formali degli Organi di Vigilanza nei tempi e nelle modalità previste, dal punto di vista sostanziale non cambierà praticamente nulla.

I clienti non dovranno firmare documenti e non ci saranno migrazioni informatiche, perché i sistemi sono già a fattor comune; tutti verranno ovviamente informati in tempo utile con specifiche comunicazioni. Successivamente continueremo a comunicare con i clienti utilizzando il doppio logo, quello della legal entity Fideuram – ISPB e quello della rete di consulenti finanziari, Sanpaolo Invest, così come già da tempo succede per i conti correnti.

Anche i nostri professionisti non dovranno riempire moduli: Fideuram – ISPB subentrerà in tutte le obbligazioni contrattuali di Sanpaolo Invest, mantenendo lo stesso contratto di agenzia già in essere. Dove oggi abbiamo strutture manageriali separate ed agenzie separate, le manterremo inalterate, così come continueremo a valorizzare il logo ed il faro di Sanpaolo Invest nella carta intestata e nei biglietti da visita.

Sanpaolo Invest per la nostra Divisione Private è e sarà sempre una realtà fondamentale, che intendiamo mantenere e valorizzare nel brand, con la rete, il marchio, il logo. E questo vale sia oggi, sia in ottica prospettica, visti i tassi di crescita di questa nostra storica rete.

Quali sono i vostri ulteriori piani di sviluppo delle reti del gruppo da qui a fine anno?

Continueremo a spingere per la crescita con tutte le reti della nostra Divisione: Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Sanpaolo Invest e IW Private Investments, ognuna delle quali ha le sue peculiarità ed il suo valore aggiunto. È sicuramente un anno complesso per il settore, per via dei mercati e del contesto esterno, ciò nonostante nei primi cinque mesi abbiamo raccolto con le quattro reti quasi sei miliardi di net new money, un valore superiore rispetto ai 5.5 mld dello stesso periodo del 2021.

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