Consulenti finanziari, oltre 200 clienti da gestire e non solo. Ecco come siete fatti ai raggi X

“Ciò che distingue la professionalità del consulente finanziario è la modalità di interazione con gli investitori. La nostra categoria, anche dopo la pandemia e la crescita esponenziale dell’utilizzo degli strumenti digitali, continua a prediligere il rapporto personale con i propri clienti per almeno il 60% del tempo, rispetto ad una relazione digitale che, per quanto funzionale ad alcuni aspetti della consulenza, non sostituirà mai il fattore umano”, ha commentato Luigi Conte, presidente di Anasf.

La prima edizione semestrale dell’indagine del Centro Studi e Ricerche Anasf ha raccolto oltre 600 risposte degli associati che hanno delineato i principali tratti e aspetti dell’attività del consulente finanziario. Il percorso formativo della categoria è in continua evoluzione: oltre il 40% dei professionisti ha conseguito una laurea triennale, magistrale o a ciclo unico, e ha dichiarato di continuare ad aggiornare le proprie competenze ottenendo una delle certificazioni Efpa o una combinazione di queste con la più recente Esg Advisor.

Il 61% dei consulenti finanziari possiede un’esperienza di lunga data: l’iscrizione all’Albo è avvenuta tra gli anni ‘90 e il 2000. Oggi il 42% dei professionisti ha un portafoglio medio che supera i 30 milioni di euro ed è composto da risparmio gestito (51%), seguito dall’assicurativo (29%), dalla liquidità (12%) e dal risparmio amministrato (8%).

La ricerca si è posta anche la finalità di approfondire la composizione della clientela, così come la crescita della professione e la sua evoluzione. In particolare è emerso che ogni consulente finanziario gestisce mediamente 227 clienti e i nuclei familiari seguiti sono in media 42. Il 61% dei professionisti dichiara che il patrimonio medio di ogni cliente in gestione è superiore a 120mila euro; per un consulente su 10 è oltre 400.000 euro.

Rispetto al tema dell’evoluzione della professione due aspetti rivolgono lo sguardo alle opportunità di crescita: le donne prime intestatarie sono tra l’11 e il 30% del totale e l’età media dei consulenti finanziari è di 56 anni. Dati che evidenziano come le risparmiatrici rappresentino un possibile target di clientela e, come ha commentato il presidente Anasf: “Il tema dello scarso ricambio generazionale, che caratterizza ormai tante professioni, non risparmia quella dei consulenti finanziari, in quanto gli under 41 oggi rappresentano solo il 3% della categoria. L’Associazione da anni ha messo in campo numerose iniziative per supportare la crescita di giovani talenti. È arrivato il tempo di un intervento sistemico per sostenere i giovani nell’avvicinarsi a questa professione”.

La ricerca completa è disponibile cliccando qui

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