Mps, la crisi politica minaccia i piani di salvataggio

L’instabilità del Governo Draghi mette a rischio i piani dell’ad di Mps, Luigi Lovaglio, per salvare la banca più antica del mondo, attesa da un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro e da un piano di esodi volontari e incentivati che coinvolgeranno circa 3.500 dipendenti. Quasi una corsa contro il tempo, quindi, anche per quanto riguarda il via libera dalle autorità europee.

Come riporta L’Economia del Corriere della Sera, Lovaglio vuole fare presto. Quattro mesi il tempo stimato, che però non richiede né intoppi, né rallentamenti. Una crisi di governo con conseguenti elezioni anticipate rischierebbero di fare slittare tutto. Ma il punto fondamentale resta sempre l’aumento di capitale, visto che senza le condizioni per realizzarlo, il Monte non avrà futuro. Anche se il governo Draghi si è dichiarato pronto a sottoscrivere l’operazione per la quota parte di propria competenza, ovvero il 64% del totale – pari a 1,6 miliardi di euro – è necessario far autorizzare l’operazione dalle autorità di vigilanza, convocare una assemblea straordinaria dei soci che modifichi lo statuto alla voce capitale sociale e far partire l’operazione vera e propria di aumento tra fine ottobre e inizio di novembre. Solo così arriverebbero in cassa entro il 30 novembre, data ultima per usufruire del programma di esodi agevolati del Fondo di solidarietà, il denaro necessario per fare uscire circa 3500 dipendenti.

Non risultano alternative all’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro e al piano Lovaglio di ridimensionamento degli organici: il vero pericolo arriva quindi dalla situazione politica, in grado di allontanare l’unico garante della affidabilità e della solvibilità italiana. Per gli osservatori e i mercati, non esiste futuro senza Draghi.

Politica a parte, il Monte dei Paschi sta già pagando pesantemente in Borsa la prospettiva di un aumento “iperdiluitivo”. Rispetto alla vigilia dell’inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio, infatti, Mps ha più che dimezzato il proprio valore.

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