CheBanca!, una crescita più forte di tutto

Nonostante le turbolenze che hanno caratterizzato il mercato negli ultimi mesi, CheBanca! chiude l’esercizio con ottimi risultati commerciali ed una significativa crescita di masse, ricavi ed utile netto, confermando l’efficacia e la resilienza del modello di business.

Scendendo più nel dettaglio, le masse totali sono state  in crescita a 33,9 miliardi di euro (+4,2% a/a2), con AUM/AUA a 16,5 miliardi(+5,4% a/a) e depositi a 17,4 miliardi (+3,1% a/a). In lieve calo l’ultimo trimestre (-1,7% t/t2) a causa dell’effetto mercato negativo.

Lo scoppio della guerra in Ucraina a fine febbraio ha determinato un rallentamento della raccolta netta di AUM/AUA nel trimestre interessato (gennaio-marzo a 0,3miliardi); l’ultimo trimestre dell’esercizio (da aprile a giugno a 0,6 miliardi) si è invece riportato ai livelli del pari periodo dell’anno precedente (0,7 miliardi), raddoppiando t/t.

Gli impieghi sono in crescita a 11,4 miliardi (+2,7% a/a; +1,0% nel trimestre) con erogato di mutui residenziali stabilmente elevato a 2,2 miliardi di cui 0,7 miliardi di euro nel IV trimestre, contro gli 0,6 miliardi del trimestre precedente.

La rete distributiva, in continuo rafforzamento con 1.023 professionisti (+72 a/a) e 207 punti vendita (+2 a/a), si conferma ai migliori livelli di mercato per produttività, con 507 gestori premier – (+5 nel trimestre; +21 a/a), raccolto nei 12 mesi AUM/AUA per 1,2 miliardi – 516 consulenti finanziari (+9 nel trimestre; +51 a/a), raccolto nei 12 mesi AUM/AUA per 1 miliardo – e con 105 filiali CheBanca! e 102 uffici di consulenti finanziari.

I ricavi sono saliti a 393 milioni, facendo segnare un +10% con margine di interesse a 236milioni  (+3%) e commissioni a 155 milioni (+22%). La crescita delle commissioni riflette il costante miglioramento dell’offerta e della redditività delle masse e l’ultimo trimestre in particolare, oltre alla ripresa dei flussi di masse, segna ottimi risultati con ricavi a 101 milioni (+4% t/t) di cui commissioni 41 milioni (+8% t/t).

L’utile netto è in crescita del 26,5% a 62 milioni, con un indice costi /ricavi che scende dal 75 al 72% nonostante gli investimenti in distribuzione e la maggiore operatività. Rettifiche di valore in riduzione, con costo del rischio a 0,12%.

 

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