Con una nota, l’istituto ligure ha comunicato che “il decreto del Tribunale di Genova è stato adottato inaudita altera parte – ai sensi dell’articolo 2378, comma 3, del codice civile, che consente la sospensione in caso di eccezionale e motivata urgenza. Carige ribadisce la legittimità delle decisioni dell’assemblea e sta valutando le azioni da intraprendere, riservandosi anche ulteriori comunicazioni in merito alla tempistica di approvazione della semestrale e del progetto di fusione per incorporazione in Bper”.
Così facendo, la decisione del Tribunale di Genova “congela” le delibere adottate lo scorso 15 giugno, sulla base dell’istanza presentata dall’ex primo azionista, e lo fa prima ancora di conoscere la posizione della banca. Di tutto si parlerà martedì 9 agosto, con l’udienza per la conferma, la modifica o revoca del decreto. In quell’occasione, i giudici sentiranno entrambe le parti – Malacalaza e Carige – e decideranno se confermare la sospensione oppure rigettare l’istanza dell’ex primo azionista. Nel frattempo, fino a quella data, l’attività della banca ligure resta sospesa, come diretta conseguenza del congelamento della delibera con la quale è stato nominato l’attuale cda. Martedì 2 agosto il consiglio avrebbe dovuto approvare i conti del primo semestre 2022 e il progetto di fusione con Bper, la cui conclusione è programmata per fine novembre. “Fino a quando, il 9 agosto, i giudici non si pronunceranno, il cda è temporaneamente congelato e pertanto non può esercitare le sue funzioni” ha spiegato un’ulteriore nota. Tutto rimandato dopo il 9 agosto.