Mediobanca: bilancio record e wealth management sugli scudi

Tempo di bilancio a Piazzetta Cuccia. L’efficienza del modello di business, il posizionamento distintivo e la diversificazione delle attività permettono al Gruppo Mediobanca di raggiungere risultati record nei 12 mesi malgrado il contesto macro e le turbolenze dei mercati.

I dodici mesi vedono proseguire il percorso di crescita, confermando anche nel quarto trimestre importanti livelli di operatività e redditività, malgrado l’accentuarsi dell’instabilità sui mercati. Questo è reso possibille dall’efficienza del modello di business, dal posizionamento distintivo e dalla diversificazione delle attività. Tali peculiarità hanno permesso al Gruppo Mediobanca di sovraperformare significativamente il comparto delle banche italiane ed europee, nonostante le difficoltà legate prima alla pandemia e, oggi, al conflitto Russia/Ucraina. Negli ultimi 6 anni per Mediobanca il tasso di crescita (“CAGR 2016-22”) è stato del 6% per i ricavi (zero per la media delle banche italiane ed europee), dell’8% per l’utile lordo (2% per le banche italiane ed europee) del 7% per gli attivi creditizi (vs 2% delle banche italiane/europee) ed il ROTE è oggi pari al 10% (vs 7%/8% medio rispettivamente delle banche italiane/europee). La maggiore crescita, coniugata alla qualità degli attivi ed alla forte patrimonializzazione, si è tradotta in una maggiore remunerazione per gli azionisti: il total shareholders return cumulato degli ultimi sei anni è stato per Mediobanca pari al 98%, contro il 25% delle banche italiane ed il 19% delle banche europee.

L’esercizio 21/22 si chiude con riultati record, tra i quali:

-Record di ricavi (€2.851m, +8% a/a), con margine di interesse in crescita del 5% e commissioni in aumento del 14%. L’ultimo trimestre si conferma elevato ed in crescita rispetto al 3T22 (a €704m, +2% t/t)
– Utile netto a €907m (+12% a/a) e ROTE adj. al 10% (9% a giugno 21). Il risultato netto dell’ultimo trimestre di €191m (stabile t/t) sconta la stagionalità dei costi e valorizzazioni negative del seed capital in portafoglio sulla scia dell’andamento dei mercati (-€31m) mentre sono assenti gli accantonamenti a fondi sistemici (-€51m nel 3T22).

Spostando l’attenzione al wealth management, nei dodici mesi: in crescita redditività (ROAC4 al 28%, +7pp a/a), utile netto (+34% a €134m) e ricavi (+16% a €727m), in riduzione il Cost/Income (-4pp al 71%). Le masse superano €80mld (+12% a/a), stabili nell’ultimo trimestre malgrado l’effetto mercato La raccolta più che raddoppia a €9mld, con un solido contributo del 4T22 pari a €2,1mld, per due terzi rappresentato da attivi qualificati (AUM/AUA). Il segmento Premier beneficia dell’elevata capacità di raccolta, di livelli di produttività ai migliori livelli di mercato, del costante sviluppo della distribuzione (+20 professionisti nel trimestre, +77 nell’ultimo anno, per un totale di 1.160). Il Private Banking e l’Asset Management hanno sviluppato un’offerta più sinergica in ottica di Gruppo e di nicchia nel segmento illiquido. Per tutti i comparti prosegue il continuo potenziamento dell’offerta prodotti e l’upgrade digitale (in particolare nuova APP Investimenti CheBanca!). Nel mese di maggio Marco Carreri è stato nominato Presidente di CheBanca!.

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