Generali: crollano i mezzi propri e occhi puntati sulle nomine

I conti in casa Generali sono stati fatti, approvati e presentati al mercato. La società ha segnato un utile netto a 1.402 milioni (contro i 1.540 milioni dello stesso semestre dell’anno scorso). Senza le svalutazioni sugli investimenti russi, l’utile netto si attesterebbe a 1.541 milioni. Il risultato operativo si presenta invece in ulteriore crescita a 3,1 miliardi (+4,8%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita, Danni e Holding e altre attività.

Da evidenziare però un dato significativo: i mezzi propri del Leone nel corso del semestre sono scesi del 34,9%, passando dai  29.308 milioni di euro al 31/12/2021 agli attuali 19.078 milioni di euro (al 30/06/22)

A margine di questi numeri, ha Generali ha comunicato l’inizio delle operazioni di riacquisto di azioni proprie (buyback), in esecuzione della delibera assembleare del 29 aprile scorso, che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie, ai fini dell’annullamento e in una o piu’ volte, per un esborso complessivo massimo di 500 milioni di euro e per un numero massimo di azioni corrispondente al 3% del capitale sociale, per un periodo sino al 29 ottobre 2023. Ma se il bilancio non desta preoccupazioni, sicuramente più accesa è la questione della governance

Come riporta Repubblica, a tenere banco, però, c’è sempre la decisione sulla formazione dei comitati endoconsigliari – ora possibili dopo la nomina di Stefano Marsaglia – oltre alla discussione sulle domande che la Consob sarebbe tornata a porre sul processo di selezione del candidato che ha preso il posto del dimissionario Francesco Gaetano Caltagirone, ovvero proprio Marsaglia.
I due consiglieri di minoranza, Marina Brogi e Flavio Cattaneo, avevano però votato contro la cooptazione, sostenendo che il candidato naturale fosse Luciano Cirinà, considerato invece non idoneo dai consiglieri di maggioranza.

La Consob ha quindi avanzato una richiesta di informazioni per capire come si è arrivati alla selezione non solo del consigliere cooptato, ma a tutto il processo decisionale che ha portato alla nomina di Marsaglia, comprese le motivazioni addotte dai due consiglieri di minoranza per il voto contrario.

Molto probabilmente tutti questi temi saranno affrontati insieme ai comitati endoconsigliari, mentre i conti sono stati positivi, con un risultato operativo semestrale di 2,964 miliardi e premi lordi per 41,1 miliardi, secondo le stime.

Ma non è finita qui: pare infatti che alla compagnia di assicurazione sia arrivata una denuncia del gruppo Caltagirone. Ancora da definire l’ambito dell’azione legale, ma potrebbe riguardare il nodo del prestito titoli che ha portato Mediobanca a votare in assemblea con un pacchetto superiore al 17% di Generali, rispetto al poco meno del 13% che detiene stabilmente.

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