Banca Profilo, i primi sei mesi superano anche gli obiettivi del Piano Industriale

I risultati dei primi sei mesi del 2022 di Banca Profilo raggiungono ottimi risultati, addirittura superiori agli obiettivi del Piano Industriale. Il Gruppo chiude il primo semestre, caratterizzato dall’instabile contesto geopolitico fortemente influenzato dal conflitto Russia-Ucraina, con un utile netto semestrale pari a 6,8 milioni di euro (-8,8% a/a), in riduzione di 0,7 milioni di euro rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio, ma in crescita di 1,6 milioni di euro (+31,8% a/a) al netto degli utili relativi alla cessione della controllata svizzera registrati nei primi 6 mesi del 2021, e conferma la validità del business model nel generare risultati economici positivi mantenendo un’elevata solidità patrimoniale. Si conferma altresì quanto già riportato nella Relazione Finanziaria Annuale 2021 in merito all’assenza di esposizioni dirette da parte della Banca nei confronti dell’Ucraina e della Russia, sia nell’attività creditizia che nella detenzione di strumenti finanziari.

La raccolta totale clientela, inclusa la Raccolta Fiduciaria netta, si attesta a 5,5 miliardi di euro (+2,0% a/a), in aumento di circa 0,1 miliardi di euro rispetto ai 5,4 miliardi di euro del 30 giugno 2021. Il dato al 31 dicembre 2021 era pari a 5,9 miliardi di euro. La raccolta diretta si incrementa di 156,4 milioni di euro passando dai 950,4 milioni di euro del 30 giugno 2021 ai 1.107 milioni di euro del 30 giugno 2022.
La raccolta indiretta, esclusa la Raccolta Fiduciaria netta, rimane in linea con i 3,7 miliardi di euro del 30 giugno 2021. Al suo interno il risparmio amministrato si attesta a 3 miliardi di euro e le gestioni patrimoniali ammontano a 750 milioni di euro. Il totale ricavi netti al 30 giugno 2022 è pari a 35,1 milioni di euro (+7,4% a/a), in crescita di 2,4 milioni di euro rispetto ai 32,7 milioni di euro dell’anno precedente.

Il margine di interesse del primo semestre 2022 è pari a 18,0 milioni di euro (+130,5% a/a) in crescita rispetto ai 7,8 milioni di euro del corrispondente periodo del passato esercizio. L’incremento è principalmente legato al maggior contributo derivante dai banking e trading book, in particolare sui titoli governativi italiani legati all’inflazione e ai nuovi impieghi garantiti dallo Stato. Le commissioni nette sono pari a 11,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato dei primi sei mesi del 2021 (-2,9% a/a). Il risultato è dovuto principalmente alle minori commissioni legate ai collocamenti e per la riduzione delle masse in gestione e consulenza nel Private Banking, nonché ai minori volumi nell’Investment Banking.

Il risultato netto dell’attività finanziaria e dei dividendi, pari a 4,7 milioni di euro, è in riduzione di 7,3 milioni rispetto ai 12,0 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale diminuzione trova parziale compensazione nell’incremento del margine di interesse (per circa 3,6 milioni di euro prevalentemente sui titoli obbligazionari legati all’inflazione) ed è attribuibile a minori ricavi derivanti dall’andamento sfavorevole dei mercati finanziari rispetto all’andamento particolarmente positivo dei primi sei mesi del 2021, su entrambi i portafogli di trading azionario e obbligazionario. Il saldo degli altri proventi e oneri di gestione, pari a 0,5 milioni di euro, è in riduzione rispetto al dato del 30 giugno 2021 (-13,9% a/a), principalmente per i maggiori oneri per la clientela. L’aggregato dei costi operativi è pari a 23,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai 22,7 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021 (+5,6% a/a). L’incremento è da attribuirsi principalmente alle spese del personale e amministrative, in coerenza con gli investimenti previsti nel Piano Industriale. Al suo interno le spese del personale si incrementano di 0,6 milioni di euro passando dai 12,7 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021 ai 13,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2022 (+4,4% a/a). L’incremento è da attribuirsi principalmente agli investimenti fatti in risorse umane (+8 risorse) e alla loro valorizzazione, a parità di componente variabile.

Le altre spese amministrative, al netto degli oneri finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario riclassificati in apposita voce, sono pari a 9,5 milioni di euro nei primi sei mesi del 2022 e si incrementano di 0,8 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2021. L’ incremento è da attribuirsi principalmente alle varie iniziative di trasformazione digitale dei processi della Banca, alla locazione software e data provider nonché alle consulenze. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni, pari a 1,1 milioni di euro, sono in riduzione rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso esercizio (-7,3% a/a).
Il risultato della gestione operativa, pari a 11,2 milioni di euro (+11,5% a/a), è in crescita di 1,2 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2021 equivalente ad un cost income del 68,2%, che si raffronta con il 69,3% del primo semestre 2021. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono positivi per 1 migliaio di euro e si riferiscono all’effetto netto rilevato nell’impairment sulle garanzie rilasciate sui fidi accordati.
Le rettifiche e le riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e su attività finanziare valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva al 30 giugno 2022 sono pari a 767 migliaia di euro di rettifiche nette. Il dato al 30 giugno 2021 era pari a 611 migliaia di euro di rettifiche nette. Nel primo semestre del 2022 si sono registrate rettifiche di valore nette per 23 migliaia di euro su limitate posizioni creditizie deteriorate, per 194 migliaia di euro sul portafoglio titoli e per 550 migliaia di euro su crediti in bonis. Si precisa altresì che il portafoglio crediti della Banca, costituito principalmente da finanziamenti Lombard o altrimenti garantiti, è caratterizzato da esposizioni con ampi livelli di garanzie che, nonostante la volatilità di mercato e gli effetti dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19 e del recente conflitto Russia-Ucraina, non hanno subito oscillazioni significative nel rischio di credito e nelle relative garanzie.
Nei primi sei mesi del 2022, l’utile al lordo delle imposte è pari a 10,4 milioni di euro (+11,0% a/a), in aumento rispetto ai 9,4 milioni di euro rilevati nei primi sei mesi del 2021. Le imposte dell’esercizio, al netto di quelle calcolate sugli oneri finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario riclassificati in apposita voce, sono pari a 3,0 milioni di euro. Al lordo di tale riclassifica il tax rate è pari al 28,6%.

La voce oneri riguardanti il sistema bancario comprende i contributi finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario (Fondi di Risoluzione e Fondo Interbancario Tutela dei Depositi) esposti al netto delle imposte ed è pari ad 0,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’importo è sostanzialmente composto dal contributo ordinario al Fondo di Risoluzione Unico per l’esercizio 2022, pari a 0,8 milioni di euro al lordo delle imposte. Il dato al 30 giugno 2021 comprendeva altresì il contributo addizionale per Fondo Nazionale di Risoluzione Unico per un ammontare pari a 0,3 milioni di euro.
L’Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione riferito 30 giugno 2021, pari a 2,2 milioni di euro, rappresentava il contributo fornito nell’anno precedente da Banque Profil de Gestion. Si evidenzia che in data 1° giugno 2021 è stato perfezionato il closing dell’operazione di cessione della totalità delle azioni detenute dalla Banca in BPdG a favore degli azionisti di One Swiss Bank e che a decorrere da tale data è stato ne è effettuato il deconsolidamento.
Banca Profilo chiude i primi sei mesi del 2022 con un utile netto consolidato di 6,8 milioni di euro, in riduzione di 0,7 milioni di euro (-8,8% a/a) rispetto al medesimo periodo del 2021. Al netto della plusvalenza realizzata nel primo semestre 2021 dalla vendita della controllata svizzera per 2,3 milioni di euro, la crescita dell’utile netto risulta pari al 31,8%.

Lo Stato Patrimoniale Consolidato al 30 giugno 2022 evidenzia un Totale dell’Attivo pari a 1,9 miliardi di euro contro i 1,7 miliardi di euro di fine dicembre 2021 (+14,9% a/a). Il Patrimonio Netto del Gruppo è pari a 155,1 milioni di euro contro i 163,9 milioni di euro del 31 dicembre 2021 (-5,3% a/a). I Fondi Propri consolidati di Banca Profilo alla data del 30 giugno 2022 sono pari a 135,7 milioni di euro, con un CET 1 Ratio consolidato del 20,61%, calcolato in base alle disposizioni transitorie previste a seguito dell’entrata in vigore del principio contabile IFRS 9. Il CET 1 Capital Ratio consolidato fully loaded è pari al 20,55%, largamente superiore ai requisiti normativi e tra i più elevati della categoria. La riduzione rilevata sul CET1 ratio di circa 500 bps, rispetto al 25,64% di fine dicembre 2021, è imputabile in parte all’incremento delle attività di rischio ponderate, in particolare sui crediti, in linea con le previsioni del Piano
Industriale e per la restante parte alla riduzione dei Fondi Propri a seguito della distribuzione di riserve (per circa 5,9 milioni di euro) e dalla variazione negativa della Riserva di valutazione HTCS (per circa 6 milioni di euro) registrate nel primo semestre. Tali indicatori non tengono conto del risultato in formazione dei primi sei mesi del 2022. L’indicatore di liquidità LCR (Liquidity Coverage Ratio), determinato sul perimetro prudenziale consolidato, risulta pari al 194,9%.

 

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