Banca Mps, Fabi: “No a vendita a primo offerente dopo cura dimagrante”

“L’ad di Banca Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, sta operando con apprezzabile onestà intellettuale e grande competenza professionale e le organizzazioni sindacali in Mps procedono a lavorare con unità e questo va tutto a vantaggio delle lavoratrici e dei lavoratori. Ma la politica deve occuparsi meno di argomenti che non conosce o che conosce poco: nel settore bancario non ci sono mai stati licenziamenti”. Ad affermarlo è stato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc.

“Abbiamo fatto accordi volti a garantire autonomia e presenza sul territorio nel tempo, non vogliamo che la banca venga venduta al primo offerente dopo la cura dimagrante dei costi, ma vogliamo che Mps sia rilanciata nei prossimi anni. Stiamo gestendo i 3.500 esuberi del Monte dei Paschi di Siena, concordati con la banca, con pensionamenti e prepensionamenti su base volontaria. Il piano di esodi va chiuso entro il 30 novembre e finora c’è stata una buona risposta. Stiamo verificando alcune situazioni, tenendo conto della concentrazione, in alcuni territori, di lavoratrici e lavoratori con i requisiti per accedere al Fondo di solidarietà, mentre altrove ce ne sono meno. Finora abbiamo raggiunto un numero soddisfacente e contiamo di raggiungere l’obiettivo concordato con i vertici della banca”. Ha fatto poi notare Sileoni.

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