Mps, un aumento di capitale da 2,5 miliardi

La Bce ha dato il via libera all’aumento di capitale di Banca Mps: si trattava dell’ultimo passaggio esterno per completare l’operazione. Un ok che arriva dopo quello dato dalla Dg Comp poche settimane fa. La ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro attende ora l’autorizzazione dell’assemblea degli azionisti, in programma a Siena il 15 settembre.

Su cosa succederà nei prossimi mesi, però, c’è ancora incertezza: l’aumento infatti è diventato da “inscindibile” a “scindibile”, e questo potrebbe comportare una realizzazione in due fasi distinte. Luigi Lovaglio, ad della banca, si è molto speso per convincere potenziali investitori della solidità dell’istituto di credito, una volta presentato il piano industriale. L’obiettivo, infatti, resta portare a casa quei 900 milioni di euro che servono a coprire l’importo destinato ai privati. Il resto, circa 1,6 miliardi, competerà al Tesoro, azionista di maggioranza con il 64,2%. Il mese di novembre, che dovrebbe vedere completata l’operazione, sarà cruciale anche per l’iter che porterà fuori della banca 3.500 persone. Un’uscita che sarà finanziata proprio con una quota della ricapitalizzazione – circa 800 milioni – permettendo allo stesso tempo di risparmiare 270 milioni a partire dal 2023.

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