Bce, con il rialzo dei tassi le banche mettono il turbo

Da qui alla fine dell’anno ci saranno 1200 milioni di euro in più nelle casse delle prime sei banche italiane. A scriverlo è L’Economia de Il Corriere della Sera, e il tutto è dovuto all’aumento dei tassi e di una stima di mercato basata sugli impieghi verso i clienti registrati alla fine del 2021.

Con il secondo ritocco ai tassi di interesse deciso dalla Bce, cambia il riferimento dei tassi bancari sia attivi sia passivi. Con il primo aumento di luglio dello 0,50% ma soprattutto con quello di settembre di un ulteriore 0,75%, il numero di riferimento si porta a 1,25%.

Era dal 2011 che la Bce non toccava al rialzo i tassi, ma l’urgenza dell’intervento è stata determinata dall’aumento dell’inflazione. Gli effetti si avvertiranno nei prossimi mesi, e la volontà della Bce è quella di calmierare l’inflazione attraverso la leva del costo del denaro.

Per chi si indebiterà da ora in avanti, quindi, i tassi fissi andranno a collocarsi ameno 125 basis point più in alto e così i variabili. Se per i privati sarà forse più difficile pagare le rate del mutuo, per le banche, alla voce “ricavi”, probabilmente si riprenderà fiato.

Procedendo con una simulazione di quello che potrebbe essere lo scenario futuro, Intesa Sanpaolo registra impieghi verso i clienti per 465,354 miliardi di euro alla fine dello scorso anno. L’aumento dei tassi dovrebbe quindi valere 1,94 miliardi l’anno, che in un trimestre equivalgono a 484,53 milioni di euro. Per Unicredit l’incremento potrebbe arrivare a 455,7 milioni da attore a dicembre, mentre Banco BPM potrebbe arrivare a 113,9 miliardi,  con Bper che potrebbe salire a 82,39 milioni e Mps a 82 milioni, per chiudere con Credem a 41.

Simulazioni a parte, nei prossimi mesi dovrebbero arrivare circa 1200 milioni in più nelle casse dei maggiori gruppi bancari da parte di privati e aziende. Probabile quindi che l’inflazione cali e il mercato tornerà a remunerare i depositi. E’ possibile anche un effetto speculare, ma gli esperti posizionano l’asticella della curva dei tassi attorno al 2,5% al 31 dicembre 2022. Si stima anche un aumento dello 0,50% dei tassi di interesse valga circa una crescita dell’8% degli utili per azione per ogni singola banca dell’Eurozona.

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