Open banking, i giovani hanno sempre più fiducia

Continua la crescita dell‘open banking, che ormai sempre di più si sta conquistando la fiducia degli italiani, specialmente dei più giovani.
Come scrive Il Sole 24 Ore, nel complesso l’Italia ha avuto un buon incremento nel settore nel primo semestre 2022, di oltre 20 punti percentuali. Questo sia per quanto riguarda il tasso di consenso all’accesso ai conti che il tasso di successo del processo di Access2Account, nel nome di una evoluzione culturale che vede il consumatore digitale nel nostro Paese acquisire più fiducia e dimestichezza con i processi della Psd2.

I principali ostacoli da sormontare rimangono di natura culturale, tecnologica e commerciale, ma ultimamente le banche hanno intrapreso diverse iniziative per sfruttare a pieno le potenzialità di questo mercato. E’ quanto emerge dal Market Outlook sull’Open Banking nel nostro Paese, presentato in occasione del Crif Finance Meeting di Milano.

La survey si concentra in particolare sul profilo dell’utilizzatore dei servizi innovativi. I consumatori digitali più curiosi rappresentano il 56% del totale nel primo semestre. Una cresciuta dovuta da un lato al progressivo superamento delle “barriere tecnologiche”, dall’altro a un graduale aumento della conoscenza e della fiducia dei consumatori digitali verso questi servizi. Successo anche per la percentuale di utenti che conclude il processo di Access2Account effettuando la strong customer authentication, consentendo così scaricare i dati transazionali dal proprio conto corrente (44,7% ).

La survey sottolinea anche come il tasso di consenso aumentino con il decrescere dell’età, a conferma che gli utenti nativi digitali sono più propensi e meno spaventati a utilizzare strumenti digitali.
Dividendo gli utenti per fascia di reddito, dalla ricerca emerge che circa il 70% di chi ha condiviso i propri dati di conto percepisce un reddito regolare e continuativo, con un importo medio di circa 1.300 euro.

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