Corporate Fintech Consultant: è questo il tuo futuro, caro consulente

Negli ultimi 15 anni le reti di consulenti finanziari sono passate da gestire il 5% di quota di mercato della clientela privata in Italia al 23%. Una crescita impressionante evidenziata anche dai tantissimi dipendenti bancari che hanno raggiunto il “nuovo mondo” fatto di grandi opportunità per i clienti e per i professionisti stessi che hanno trovato più libertà e maggiori soddisfazioni economiche. Negli ultimi 10 anni invece sono stati chiusi 10mila sportelli bancari e le banche sono passate da 740 a circa 470. Lo sportello bancario sotto casa sta scomparendo, appare un modello di business ormai obsoleto. Tutta l’industria, grazie al grande lavoro fatto da ogni singolo consulente e dalle società, si è evoluta molto in termini di prodotti e servizi e oggi abbiamo un’immagine diversa rispetto a quella di pochi anni fa, ma nei fatti i cambiamenti sono stati abbastanza limitati. Fare il consulente oggi è quindi molto più complicato rispetto a 10 anni fa, ma le regole di base non sono mutate. Servono molte più competenze, una mente più aperta al cambiamento, ma il contesto è evoluto, non è stato stravolto.

In altre parole la figura-chiave dell’industria del futuro sarà quella del Corporate Fintech Consultant. Questi è un consulente, meglio se lavora in team, che ha acquisto una sensibilità verso il mondo corporate attraverso programmi formativi/informativi mirati con focus sulle pmi. È un professionista che lavora con strutture di supporto e specialisti al suo servizio e che può disporre di piattaforme fintech per supportare la clientela lato capital market, fintech lending, anticipo fatture, equity crowdfunding, soluzioni di intelligenza artificiale o supporti nei pagamenti internazionali. Le leve su cui fondare l’evoluzione della professione verso il Corporate Fintech Consultant sono due: le pmi italiane e le nuove piattaforme Fintech con i loro servizi disruptive. Le piattaforme fintech stanno arrivando come un treno in corsa nella nostra industria con un tasso di crescita annua di oltre il 30% e già più di 300 realtà sono nate negli ultimi anni soprattutto nelle aree del lending, dell’equity crowdfunding e del capital market. In due anni siamo passati da mille a 12mila pmi utilizzatori dei loro servizi. I consulenti finanziari possono decidere di subire questa trasformazione o cavalcarla, utilizzando le piattaforme come preziosi strumenti per offrire un servizio ai clienti imprese e acquisire nuova clientela più difficile da raggiungere con offerte tradizionali. Ed è un modo per affrontare il tema del passaggio generazionale perché questo nuovo mondo è molto più vicino ai giovani che, inseriti in un team, possono dare un grande contributo.

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