Azimut, 50 milioni per la ricarica rapida

Azimut punta sulla mobilità elettrica e lo fa attraverso il suo Fondo Infrastrutture per la Crescita-Esg, con un investimento di 50 milioni per lo sviluppo di una infrastruttura di ricarica pubblica veloce in tutta Italia.

Come scrive Il Sole 24 Ore, veicolo di questa operazione sarà la start up FastWay, fondata insieme con gli ingegneri Paolo Esposto e Carlo Mereu, che guideranno lo sviluppo di un’iniziativa rilevante in un momento chiave per la transizione energetica e per l’elettrificazione dei consumi a 360 gradi.

Gli obiettivi di questo nuovo progetto sono ambiziosi: il piano industriale prevede in 10 anni l’installazione di 15mila punti di ricarica, principalmente Fast (fino a 150 kW) ed Ultrafast (fino a 400 kW), su suolo pubblico e privato, per diventare il principale operatore indipendente nel segmento della ricarica rapida, attingendo a fonti rinnovabili. Questo permetterà di evitare l’emissione in atmosfera di oltre 5 milioni di tonnellate di anidride carbonica, sempre nel prossimo decennio.

La domanda di servizi di ricarica per veicoli elettrici di alta potenza è senza dubbio destinata ad aumentare esponenzialmente assieme al numero di auto circolanti, che secondo le ultime stime passerà dagli attuali 300mila a oltre 5 milioni nel 2030.

“Abbiamo deciso di investire in questo progetto perché il settore della mobilità elettrica e delle emissioni zero è in crescita. Inoltre, è in linea con la mission del nostro fondo, che persegue sia l’obiettivo di costruire un futuro più sostenibile sia di generare rendimenti finanziari in linea con le aspettative dei suoi investitori” ha detto Andrea Cornetti, ad Real Estate e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa Sgr.

Con questa filosofia, fino ad oggi il fondo il Fondo Infrastrutture per la Crescita-Esg ha raccolto sottoscrizioni per più di 450 milioni da parte di 16 investitori istituzionali. Dal primo closing, nel gennaio 2021, sono state deliberate operazioni per un valore complessivo di circa 700 milioni, di cui 19 già finalizzate per circa 550 milioni in vari tipi di infrastrutture, per arrivare alla mobilità elettrica. Uno dei principali strumenti per l’Europa per centrare l’obiettivo delle zero emissioni nette nel 2050.

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