- Ricavi consolidati nei primi nove mesi del 2022 pari a 969 milioni di euro (+12% rispetto a 866 milioni dello stesso periodo del 2021)
- Reddito operativo consolidato 415 milioni (+17%)
- Utile netto consolidato 302 milioni (+4%)
Il patrimonio totale medio nei primi nove mesi del 2022 è cresciuto del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e si attesta a3,2 miliardi. Il totale delle masse gestite a fine ottobre 2022 raggiunge i ,3 miliardi; il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a € 85,7 miliardi (+3% da inizio anno), con un’incidenza del business internazionale del 47%. Nel segmento Private Markets, Azimut ha continuato il suo percorso di forte crescita con gli AuM che hanno superato i 6,4 miliardi a ottobre 2022 (oltre dieci volte rispetto all’inizio del 2020).
L’incremento dei ricavi totali di Azimut Holding, pari al +12% rispetto a 9M 2021, deriva dalla forte crescita sottostante dei Total Assets ed è principalmente attribuibile all’aumento del +17% delle commissioni di gestione ricorrenti, che ammontano a 826 milioni e rappresentano l’85% dei ricavi totali. Ciò nonostante, i ricavi totali scontano un minore contributo delle commissioni di performance dei fondi comuni di investimento e dei prodotti assicurativi, che complessivamente ammontano a 37.7 milioni nel periodo a causa del contesto di mercato negativo.
Nonostante il contesto inflazionistico, i costi operativi totali si confermano sotto controllo a 553,8 milioni (+8%) con una crescita inferiore rispetto allo sviluppo dei ricavi. Di conseguenza, l’utile operativo è cresciuto del 17% a 415,1 milioni e il margine operativo si attesta a 43%, in miglioramento grazie al rigoroso controllo dei costi e al de-consolidamento di Sanctuary.
L’utile netto ammonta a 302,3 milioni ed evidenzia un incremento del 4% nonostante il minor contributo delle commissioni dprimi nove mesi del9M 2022.
La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine settembre 2022 risulta positiva per circa 364 milioni, in crescita di 76 milioni rispetto alla fine di giugno. Inoltre, il dato di settembre 2022 si confronta con i 408,5 milioni di fine dicembre 2021, tenuto conto del pagamento del dividendo per cassa e del dividendo relativo agli strumenti finanziari partecipativi nel primo semestre del 2022 per un importo totale di 261 milioni.
Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nei primi nove mesi del 2022 il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 89 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine settembre a 1.866 unità.
Gabriele Blei, ad del gruppo, ha commentato: “La nostra piattaforma globale e diversificata continua a produrre risultati anche in un contesto volatile e incerto, come dimostrano i 6,8 miliardi di euro di raccolta netta da inizio anno e il patrimonio totale in crescita del 3%, che si attesta a 85,7 miliardi di euro a fine ottobre, nonostante l’effetto negativo del mercato. Registriamo un continuo sviluppo per i nostri prodotti di private markets, con una raccolta netta da inizio anno di 1,6 miliardi di euro, sostenuta da un’ampia offerta di fondi di private credit, private equity, real asset e VC. Tramite i nostri consulenti finanziari supportiamo i clienti a ottimizzare l’asset allocation, a ridurre la volatilità del portafoglio nel breve termine e a migliorare i loro profili di rischio-rendimento nel medio-lungo periodo. Con quasi il 12% degli AuM totali provenienti dai mercati privati, guardiamo avanti con fiducia per raggiungere l’obiettivo di 15% entro la fine del 2024. Il nostro modello di business ha dimostrato la sua forza nel tempo, come evidenziano la crescita dei ricavi del +12%, il rigoroso controllo dei costi nonostante il contesto inflazionistico e la crescita dell’utile operativo del 17% su base annua. Nei prossimi anni sfrutteremo ulteriori occasioni di crescita organica e inorganica in Italia, all’estero e nei private markets al fine di continuare a sviluppare opportunità di investimento all’avanguardia per generare performance per i nostri clienti e valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder.”
Pietro Giuliani, presidente del gruppo, ha poi sottolineato: “Come da quasi vent’anni, Azimut è in linea con i target annuali annunciati: 400 milioni di euro di utile netto e 6 – 8 miliardi di euro di raccolta netta e ca. il 12% delle masse gestite in private markets. Risultati resilienti raggiunti in un contesto come quello attuale particolarmente complesso. I nostri clienti hanno ad oggi una performance netta media ponderata da inizio anno di oltre 3%[4] (302 bps) rispetto ai concorrenti italiani ed esteri ben rappresentati entrambi dall’indice Fideuram dei fondi comuni italiani”.