Credem, trimestrale resiliente e per il Wealth Management un nuovo modello di consulenza

Credem ha archiviato primi nove mesi dell’esercizio in corso con un utile netto di 222,6 mln di euro, il 23,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, senza considerare l’apporto contabile dell’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento che aveva positivamente influenzato (95,6 milioni) il risultato al 30 settembre 2021. Considerando invece tale posta nel 2021, l’utile netto consolidato è in riduzione del 19,3 per cento.

A fine settembre 2022 il margine di intermediazione si attesta a 1.041,6 milioni, rispetto ai 949,6 mln nello stesso periodo dell’anno precedente (+9,7%). Il margine finanziario è pari a 439,7 milioni (+21,6%). Le commissioni nette ammontano a 494,4 milioni (+4,4%) e il risultato lordo di gestione è stato di 457,5 milioni, in crescita del 20,7 per cento.

Il Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo al 15,19%, CET1 ratio fully loaded calcolato su Credemholding pari a 13,68%, ai massimi livelli del sistema. Il Tier 1 capital ratio è pari a 14% ed il Total capital ratio è pari a 16,69%.

La raccolta e la rete

Raggiunti nel complesso 47,6 miliardi di euro di raccolta (sostanzialmente stabile rispetto a fine settembre 2021, -0,4% a/a) e 25,2 miliardi di euro di prestiti (+7,1% a/a). All’interno di tale aggregato, in dettaglio, la rete dei consulenti finanziari ha consuntivato 7,6 miliardi di euro di raccolta (-2,9% a/a), 796 milioni di euro di prestiti (+4,2% a/a) e reclutato 26 professionisti da inizio 2022.

Private Banking: annunciata lo scorso luglio la costituzione di “Credem – Euromobiliare Private Banking”, società focalizzata sulla gestione della clientela con importanti patrimoni che rappresenterà l’unione, nel primo trimestre 2023, di Banca Euromobiliare (100% Credem Spa) e della struttura di private banking di Credem e che potrà contare su masse complessive pari a 37,7 miliardi di euro ed oltre 680 professionisti

Wealth Management: lanciato un nuovo modello di consulenza finanziaria e patrimoniale basato su una piattaforma tecnologica rivolto a tutte le reti del gruppo con al centro il ruolo del consulente; il nuovo approccio sarà integrato ed esteso al patrimonio complessivo della clientela con analisi di portafoglio innovative basate su algoritmi evoluti ed intelligenza artificiale per valutare quotidianamente la qualità dei portafogli.

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