Spariscono 400mila euro dal conto di una 90enne: consulente finanziario nei guai

Ancora truffe, e ancora ai danni di una persona anziana. E così un consulente finanziario della Romagna, regolarmente iscritto all’albo e accusato di appropriazione indebita, ha patteggiamento una pena sospesa di 1 anno e 4 mesi, oltre a restituire parte del “gruzzolo”. Ma andiamo con ordine. Come si legge dalle pagine di RiminiToday, un uomo di 52 anni – consulente finanziario di un istituto di credito – avrebbe sottratto, nel corso di ben 4 lunghi anni, una somma pari a circa 400mila euro ai danni di una anziana cliente di 90 anni.

Secondo quanto emerso l’anziana, che a causa dell’età aveva diverse difficoltà a recarsi personalmente presso l’istituto di credito, si era accordata con l’uomo affinché lui le prelevasse i contanti necessari e glieli consegnasse a casa, affidandogli sia la tessera bancomat sia il libretto degli assegni, con cui il consulente aveva iniziato ad operare una serie di prelievi. La donna, quindi, riceveva regolarmente i contanti che le servivano, ignara del fatiche l’uomo facesse una “cresta” di oltre il 50% rispetto alle necessità dell’anziana.

“Ad accorgersi che qualcosa non andava – scrive ancora la testata online – era stato l’avvocato della donna, che si era presentato alla sezione di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri raccontando come la sua assistita stava subendo il depauperamento del proprio patrimonio e indicando come autore il consulente finanziario di fiducia, sul quale aveva già fatto affidamento il defunto marito di lei”. Da questa segnalazione, gli inquirenti della Polizia Giudiziaria dei carabinieri hanno quindi iniziato ad analizzare i vari movimenti sul conto corrente dell’anziana, scoprendo che gli importi prelevati dall’uomo erano molto più alti rispetto alla cifra mensile che avrebbe dovuto consegnare alla signora. E’ così emerso che il 52enne eseguiva più prelievi in un giorno, arrivando a ritirare anche 10/15mila euro al mese. A conti fatti, pare che l’uomo abbia prelevato 27.500 euro nel 2017, 48.500 euro nel 2018, 134mila euro nel 2019 e 162.950 euro nel 2020. Nell’anno in corso la cifra era già arrivata a 21.250 euro, per un totale complessivo di 395.200 euro.

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