Reti, sprint di ottobre. Mediolanum domina

Dopo i risultati di settembre, ad ottobre le Reti di consulenza realizzano una raccolta netta pari  a circa 3,7 miliardi di euro. Il risultato mensile risulta, pertanto, in crescita del 32,6% rispetto  al mese precedente ed in flessione del 35,8% a/a. Le risorse si concentrano fortemente sugli  strumenti finanziari amministrati sui quali vengono investite risorse nette per 4,1 miliardi  di euro; gli acquisti coinvolgono tutte le tipologie di prodotto con la decisa preferenza per i  titoli a reddito fisso. Il bilancio mensile per i prodotti del risparmio gestito è negativo per  45 milioni di euro; la raccolta su gestioni individuali e unit linked compensa solo in parte le  uscite dai fondi comuni di investimento e dalle polizze vita tradizionali.  

Gli investimenti netti sulla componente azionaria, tra titoli e gestioni collettive e individuali,  sono positivi per 824 milioni.  

Il saldo delle movimentazioni su conti correnti e depositi è negativo per 394 milioni.  Da inizio anno la raccolta netta raggiunge i 36,9 miliardi di euro; risparmio gestito e  strumenti finanziari amministrati contribuiscono per l’83,5%. Il numero dei clienti sale a  4,931 milioni (+12 mila unità m/m).  

“La capacità del consulente di comprendere le esigenze dei clienti e attenuarne i timori,  specialmente in periodi di volatilità come quello attuale, trova rappresentazione in questi  risultati. Risultati che offrono un quadro sicuramente differente rispetto a pochi mesi fa ma  che proprio in questa disomogeneità sono la prova della capacità delle Reti di assistere le  famiglie in un percorso adeguato rispetto al periodo, agendo sempre nel loro interesse”  dichiara Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.  

Risparmio gestito  

Nell’ambito del comparto le gestioni patrimoniali individuali continuano a registrare la  prevalenza delle sottoscrizioni; la raccolta netta mensile, seppure in flessione, è positiva per  314 milioni di euro, coinvolgendo sia le Gpm (210 milioni) sia le Gpf (104 milioni).  I versamenti netti realizzati su polizze assicurative e prodotti previdenziali ammontano a  31 milioni; il saldo è positivo per le unit linked (248 milioni) ed i prodotti prettamente  previdenziali (95 milioni) mentre si registra la prevalenza delle uscite sia sulle polizze vita  tradizionali (-264 milioni) sia sui prodotti multiramo (-48 milioni).  

La distribuzione diretta di quote di fondi comuni aperti determina deflussi per 415 milioni  di euro; i disinvestimenti coinvolgono in particolare i fondi obbligazionari (-431 milioni) ma  anche i bilanciati (-200 milioni) ed i flessibili (-190 milioni) mentre continuano a prevalere le  sottoscrizioni sui fondi azionari (449 milioni). Il bilancio mensile dei fondi chiusi è positivo  per 24 milioni di euro. 

Nel mese di ottobre, pertanto, il contributo al sistema degli Oicr aperti, attraverso la  distribuzione diretta e indiretta di quote, è negativo per 67 milioni di euro e rappresenta il  3,2% delle uscite totali registrate dall’industria dei fondi (-2,1 miliardi). Da inizio anno  l’apporto delle Reti si attesta a 10,4 miliardi risultando determinante nel sostegno dell’intero  sistema dei fondi aperti che chiude i primi dieci mesi con una raccolta di quasi 8 miliardi.  

Risparmio amministrato  

Le scelte di investimento privilegiano i titoli a reddito fisso sui quali confluiscono 3 miliardi  di euro, tra titoli di Stato (1,6 miliardi) e obbligazioni corporate (1,4 miliardi); positivo il  bilancio anche per i titoli azionari (296 milioni) ed i certificate (152 milioni).

I gruppi

Questo mese è il gruppo Mediolanum a dominare la classifica degli afflussi, portando a casa oltre 678 milioni di euro, con ottimi risultati anche nel gestito. Fineco conquista invece la seconda posizione, con apporti netti superiori ai 584 milioni. Terzo gradino del podio per Fideuram con oltre 582 milioni di euro.

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