Vi lascio questo paper che analizza l’evoluzione della profilazione della clientela ai fini della valutazione di adeguatezza, mettendo a confronto i questionari di dieci anni fa rispetto a quelli di oggi.
È stato riscontrato un innalzamento del livello di completezza e chiarezza dei contenuti e dei termini impiegati, ma permangono alcuni aspetti migliorabili:
📌 la presenza, in misura ancora significativa, di domande di natura auto-valutativa;
📌 la ridotta previsione di domande attinenti alla comprensione diretta del concetto di bail-in;
📌 debolezze nel processo di calibrazione dei punteggi e delle fasce di profilazione;
📌 l’assegnazione di punteggi non adeguatamente differenziati alle varie domande;
📌 nell’ambito dell’assegnazione del profilo finanziario al cliente, previsione di range di punteggio per ciascuna classe connotati da un’ampiezza disomogenea;
📌 mancata valorizzazione, nell’assegnazione del profilo finanziario al cliente, di informazioni raccolte in sede di somministrazione del questionario;
📌 scarsa ampiezza dei controlli di coerenza interna delle informazioni raccolte;
📌 non significativa diffusione di verifiche delle dichiarazioni fornite dalla clientela in sede di profilazione (controlli di coerenza ‘esterna’).