Banco Bpm, lavori in corso per il board

Inizia ufficialmente il cantiere della governance di Banco Bpm, che vede come prossima tappa il comitato nomine e l’assemblea di aprile, a cui spetterà il compito di eleggere il nuovo board. Come scrive Repubblica, l’ultimo segnale è arrivato il 2 gennaio con l’arrotondamento della partecipazione di Inarcassa dallo 0,54% allo 0,9765%, e che ha portato la quota complessiva del patto tra fondazioni bancarie e casse di previdenza all’8,2848% di piazza Meda.

Se la riconferma dei vertici sembra sicura, cioè il presidente Massimo Tononi e il ceo Giuseppe Castagna, resta da vedere come le modifiche dell’azionariato si rifletteranno sulla formazione del futuro consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.

Crédit Agricole ha infatti siglato una partnership ventennale nel ramo danni bancassicurativo con Banco Bpm. Uno dei passaggi di questo confronto potrebbe essere la nomina di due consiglieri e del presidente del collegio sindacale da parte dell’Agricole, che andrebbe di pari passo con quella di Maurizio Comoli, attuale consigliere vicino a Castagna e Tononi, alla vicepresidenza.

La lista del cda prevede 15 membri di cui 12 espressione dell’attuale consiglio. Il 40%, quindi 6 poltrone, spetterà a donne. Davide Leone, primo investitore di mercato nel Banco Bpm con il 4,7%, si è detto disposto ad appoggiare la lista del cda nel caso Tononi rimanesse. I pattisti, invece, rivendicano due posti nel board: si tratta di Fondazione Crt (1,8%), Fondazione CariLucca (1,24%), Fondazione CariAlessandria (0,5%), Trento e Rovereto (0,028%), Enpam (1,95%), Carpi (0,101%), Manodori (0,0293%) e la Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense (1,66%). Enasarco a dicembre era salita all’1,9% e pare intenzionata a sposare la lista del board.

Un altro aspetto riguarderà poi la composizione del collegio sindacale, due sindaci effettivi scelti da Assogestioni, altri due dalle fondazioni e un presidente oggi espressione della lista che faceva capo al
socio di minoranza Sandro Veronesi, patron di Calzedonia. Restano tre sindaci supplenti.

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