Consulenza, siamo nella Age of confusion

Una nota casa d’investimento olandese ha pubblicato un paper dal titolo “Age of confusion”, ottimo lavoro, del quale muterei il titolo in “Age of Caos”. È agevole comprendere come il concetto di caos sia più ampio e più positivo di quello di confusione. Immaginiamo di ribaltare queste considerazioni nel contesto dei mercati finanziari. Il concetto di caos si disegna come il framework più opportuno per delineare il quadro nel quale orientare la composizione dei portafogli di fronte allo scenario incerto per cause esogene. Vi sono numerose opportunità da cogliere per seguire, senza certezze ma con probabilità, le opportunità. Il caos è notoriamente creativo e deve essere gestito attraverso un modello/algoritmo nel quale siano presenti anche alternative che seguano i cambiamenti che possono ulteriormente intervenire. La condizione che si rinviene in questi tempi. Tale prospettiva deve essere anche offerta ai risparmiatori e in genere all’utente finale, attraverso le opportunità della consulenza, utilizzando gli strumenti offerti dalla Mifid, in particolare nel segmento del risparmio gestito. I messaggi offerti da numerose case di investimento iniziano a muoversi in questa ottica e i primi risultati emergenti nei rendiconti evidenziano significative differenze, una condizione che si espanderà nei prossimi trimestri. Tutto ciò impatterà sulla fiducia nei rapporti con i clienti, il vero volano che può evidenziare l’efficacia dei modelli che vengono utilizzati

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