Doris: “L’inflazione rientrerà più velocemente. La Bce dovrà tenerne conto”

“Con l’inflazione che rallenta la Bce dovrà cambiare rotta”. E’ questo il pensiero di Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, che ha parlato di questo e altri argomenti in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.

Anche il 2023 appare un anno insidioso, con una corsa all’aumento dei tassi che potenzia il rischio di recessione. “Questo è il tema più delicato del 2023, ma gli ultimi segnali registrati in Europa fanno pensare che la Bce possa allentare prima del previsto la stretta” ha dichiarato Doris. “Ora che i prezzi si sono riportati vicini ai livelli pre-crisi, anche l’inflazione rientrerà più velocemente del previsto e la Bce non potrà non tenerne conto. Non possiamo rischiare uno stop brusco dell’economia che infiammi la disoccupazione” ha continuato l’ad. “Il 2023 sarà un anno complesso per tutti in rapporto al Pil. Il punto è rallentare meno degli altri. Del resto, il 2022 è andato ben oltre le previsioni per l’Italia, e se teniamo la rotta possiamo recuperare un altro pezzo di competitività”.

Circa la Vigilanza Bce, che ha avviato stress test sul climate change, Doris ha le idee chiare: “Per noi il rischio è minimo, ma il mio timore è che le risorse da mettere in campo su questo fronte pesino più dei rischi. Per esempio, per le sgr ha poco senso misurare il rischio-clima, in quanto è già insito nella valutazione dell’investimento fatta a priori”.

Per questo nuovo, quindi, ecco cosa si aspetta il numero uno di Mediolanum: “Penso che i margini già cresciuti molto nell’ultimo trimestre 2022 continueranno a farlo per buona parte del 2023, per poi invertire la rotta. Credo che tassi al 2-3% siano sani, dopo una lunga stagione di tassi zero; non è certamente più sano avere invece tassi al 5%”.

Mediolanum ha chiuso il primo anno da banca significant sotto il faro Bce. Cosa è cambiato? “L’impatto con l’Eurotower è stato molto positivo. Abbiamo avuto molto lavoro in più per assolvere a tutte le richieste del regolatore che non ci conosceva” ha proseguito Doris. “Il 2022 è stato il secondo miglior anno di sempre dopo il 2021 per i risultati commerciali. L’erogazione crediti è la migliore in assoluto con 4 miliardi di erogato contro 3,9 miliardi dell’anno precedente, oltre ad aver sfondato la soglia dei 6mila family banker tra Italia e Spagna. Il tutto ha portato a 8,3 miliardi il totale della raccolta dell’anno appena trascorso”.

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