Azimut, nuovo investimento nell’edutech

La startup edutech Tootor ha chiuso un aumento di capitale di oltre 800mila euro tramite una campagna di equity crowdfunding, avviata su Mamacrowd, la più importante piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding. Con più di 6.000 iscritti in un anno, la piattaforma di e-learning in streaming per il settore odontoiatrico, ideata da Davide Maria Battaglia e Alessandra Grohovaz, ha ripensato il modello formativo eliminando la formula del “docente in cattedra” in favore di una fruizione più pratica e contemporanea, seguendo il modello del video on demand.

L’idea alla base di Tootor è infatti molto semplice: fare in modo che i professionisti del dentale e del medicale abbiano accesso alla propria formazione con la stessa facilità e lo stesso interesse con cui guardano episodi e stagioni di serie tv di intrattenimento. L’obiettivo è quello di riuscire a colmare sia le lacune formative dei neolaureati che le necessità di aggiornamento dei professionisti più navigati. Niente più slide: ogni contenuto video proposto dalla piattaforma spiega e mostra in pratica come si affrontano direttamente su paziente e manichino le diverse operazioni.

La chiusura del round di investimenti ha visto coinvolti quasi 30 business angel e investitori, tra cui il fondo AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd II. L’iniezione di liquidità sarà finalizzata al consolidamento all’interno del mercato italiano e al finanziamento dell’internazionalizzazione del progetto, oltre che a implementare la piattaforma e incrementare il capitale umano. “Siamo fieri che una startup giovane come la nostra abbia incontrato gli interessi di sviluppo di un fondo del livello di AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd II – affermano i due co- founder –. È la prova che la nostra visione della formazione in medicina ha un valore concreto, ma soprattutto che c’è ancora moltissimo da realizzare in questo settore. Grazie al traguardo raggiunto, ora possiamo puntare ai mercati esteri, come quelli spagnolo e inglese, per poi sviluppare la piattaforma in almeno 5 lingue entro il 2025, dimostrando la scalabilità e l’innovazione alla base del progetto. Questo per noi significa anche iniziare a guardare a nuove branche mediche, da sviluppare nei prossimi anni. Ma non intendiamo fermarci qui: abbiamo moltissime idee su come rendere ancora più innovativa e accessibile la formazione in medicina grazie all’aiuto delle nuove tecnologie, e non vediamo l’ora di realizzare tutti questi progetti.”

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