Semplificare le procedure di quotazione in Borsa, rendere più facile la vita delle imprese che vanno sul listino e non abbassare la guarda su due temi molto delicati come le operazioni tra parti correlate e i requisiti di indipendenza dei componenti gli organi di amministrazione e controllo.
Come scrive Il Sole 24 Ore, è con questo spirito che la Consob ha pubblicato un richiamo di attenzione, in cui chiede alle società che intendono sbarcare in Borsa di prestare attenzione ad alcuni questi aspetti di governo societario siano in linea con la disciplina delle società quotate.
Fino ad ora, infatti, quando una società sottoponeva alla Consob un prospetto informativo per quotarsi in Borsa, l’Autorità di vigilanza chiedeva alcuni documenti aggiuntivi relativamente a procedure interne e disciplina sulle operazioni tra parti correlate. Successivamente, però, è emerso come chiedere questi documenti fosse laborioso e complesso per le imprese intenzionate a sbarcare sul listino azionario.
Per questo la Consob ha deciso di non chiedere più questi documenti, ma non di abbassare la guardia. Con il richiamo di attenzione, infatti, l’autorità consiglia alle società di verificare prima della quotazione la conformità della procedura relativa alle operazioni tra parti correlate con il relativo regolamento Consob e di verificare prima della quotazione l’effettiva sussistenza dei requisiti di indipendenza dei membri degli organi di controllo e degli amministratori qualificati come “indipendenti”.
In caso venissero riscontrate “criticità dopo la quotazione”, la Consob dovrebbe intervenire, per esempio dichiarando la decadenza dei componenti degli organi di controllo. Se invece si verificasse “inerzia da parte dell’organo amministrativo”, la Consob potrebbe richiedere delle integrazioni informative sulle valutazioni svolte dalla società e il coinvolgimento dell’organo di controllo sulla correttezza di tali valutazioni.