Banca d’Italia, le osservazioni di Federpromm al piano strategico 2023-2025

Pubblichiamo di seguito un comunicato a firma Federpromm che espone alcune considerazioni del sindacato sul piano strategico di avanza d’Italia.


Banca d’Italia ha pubblicato all’inizio dell’anno Il  proprio Piano Strategico per gli anni 2023-2025 in cui vengono esplicitati gli obiettivi e i piani di azione da conseguire nel triennio indicato.

La definizione del Piano Strategico avviene in un momento caratterizzato da profonde incertezze anche sul piano internazionale: la crisi pandemica ancora attiva, le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi degli approvvigionamenti energetici conseguenti alla guerra Russia-Ucraina, le pressioni inflazionistiche e la nuova fase della politica monetaria a livello globale ed europeo.
Cinque gli obiettivi strategici – definiti nel piano di bankitalia – da conseguire attraverso diciassette piani d’azione:
  • Potenziare l’impegno per un sistema finanziario stabile e sicuro;
  • Promuovere con più forza l’innovazione in campo economico e finanziario in Italia e in Europa;
  • Rafforzare la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e dialogare con l’esterno in modo sempre più diretto e aperto all’ascolto;
  • Favorire la transizione energetica e salvaguardare l’ambiente;
  • Rendere la propria organizzazione sempre più inclusiva, efficiente e capace di innovare.
Il documento specifica poi come Bankitalia sia in grado di rimodulare la propria azione se il contesto lo richiederà poiché uno degli obiettivi strategici è proprio quello di fare della Banca una organizzazione  che nel conseguire il proprio mandato istituzionale sia capace di innovare e reagire alle mutevoli circostanze esterne in modo sempre più flessibile.
In particolare, fra le molteplici politiche che il Documento evidenzia, come l’innovazione tecnologica richiederà un continuo miglioramento della gamma e della qualità dei servizi offerti ai soggetti esterni (cittadini e imprese, banche, amministrazioni pubbliche, altre istituzioni nazionali ed estere) sia attraverso la partecipazione ai progetti dell’Eurosistema.
Per affrontare le sfide  poste dall’innovazione digitale, – si precisa – la Banca già partecipa attivamente a iniziative di livello europeo e internazionale. Occorre proseguire per rispondere efficacemente alla crescente domanda di efficienza proveniente dagli intermediari, dai cittadini e dalle imprese e svolgere una funzione di propulsione in cooperazione con le altre autorità nazionali ed europee.
Per quanto concerne la ricerca a sostegno delle politiche economiche in Italia e in  Europa le linee di azione vedranno il consolidamento dell’azione di consulenza economica alle autorità italiane e la partecipazione al dibattito di politica economica sui temi della finanza pubblica, del mercato del lavoro, degli andamenti demografici, della povertà e diseguaglianza, della regolamentazione, della struttura del sistema produttivo, della governance economica europea.
Importante la linea di azione della Banca finalizzata, attraverso una pluralità di strumenti (norme, controlli, strumenti di tutela individuale, educazione finanziaria), una tutela sostanziale ai clienti delle banche e degli intermediari finanziari. E’ un compito essenziale anche alla luce della peculiare asimmetria informativa che esiste, nei mercati finanziari, tra chi domanda e chi offre prodotti e servizi.
Una efficace protezione del cliente – sottolinea il documento – concorre al benessere economico dei cittadini, favorisce una partecipazione più attiva e responsabile alla vita economica del Paese e contribuisce alla stabilità finanziaria del sistema.
La tecnologia inoltre sta trasformando in profondità le modalità in cui il settore finanziario opera collabora e si relaziona con i propri clienti, i regolatori e i fornitori di servizi di supporto.
Abbiamo l’obiettivo di dare impulso – sottolinea ancora il documento – alla digitalizzazione del mercato finanziario nazionale, promuovendo un mercato dei pagamenti innovativo, efficiente e sicuro che produca benefici per l’intera economia e per i singoli attori che vi operano.
Favorire quindi lo sviluppo del Fintech sulla piazza finanziaria nazionale, rafforzando l’azione di stimolo e supporto agli operatori del comparto finanziario e delle nuove tecnologie, la partecipazione attiva a iniziative nazionali e internazionali, il sostegno all’innovazione con gli Innovation facilator promossi dalla Banca (Canale Fintech, Milano Hub, Sandbox regolamentare)
Un ruolo fondamentale è poi affidato alla comunicazione con l’obiettivo di rafforzare la fiducia del pubblico nell’azione della banca e nel sistema finanziario.
In sintesi il documento – a parere di Federpromm – offre un’occasione valida per riaffermare il ruolo centrale svolto dall’Autority sul sistema bancario italiano e ci auguriamo che sia anche elemento di una presa in considerazione di come vada affrontata organicamente  la questione legata alle recenti decisioni assunte dalla Consulta sul caso Lexitor

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