Orcel (UniCredit): “Recessione non inevitabile. Bene il dividendo 2022”

“La nostra visione era di una lieve recessione per quest’anno, ma da allora, se osserviamo tutti gli indicatori che vediamo, probabilmente notiamo un rischio al rialzo, quindi stiamo guardando a qualcosa che potrebbe anche non essere una recessione“. A dirlo è stato Andrea Orcel, amministratore delegato in Unicredit, in una intervista a CNBC in occasione del World Economic Forum a Davos. “C’è sempre un ritardo tra l’aumento dei tassi e l’impatto sull’economia, quindi non sappiamo esattamente come il rapido aumento dei tassi impatterà e c’è probabilmente uno dei più grandi cambiamenti nelle catene del valore e nella geopolitica che abbiamo visto dalla seconda guerra mondiale”.

Nessun cambiamento nell’approccio alle distribuzioni per gli azionisti derivante dallo scenario generale dell’economia e dei tassi d’interesse. “Abbiamo sempre detto che il piano nel nostro scenario era quello di dare una certa generazione di capitale ogni anno che era sopra il nostro net income e che eravamo impegnati a distribuire questo capitale che generavamo senza dipendere da capitale in eccesso: lo abbiamo fatto nel 2020-21 e dovremmo farlo anche nel 2021-22” ha dichiarato l’ad. “Nel 2022 abbiamo performato molto meglio del previsto: stiamo andando meglio del nostro piano se si guardano i numeri a nove mesi. Abbiamo presto delle cautele per i rischi in modo di avere nel 2022-23 sufficienti ammortizzatori in modo di potere assorbire eventuali shock che dovessero arrivare dal punto di vista economico, sempre bene essere preparati”.

Orcel ha risposto anche ad alcune domande relative alla partita che vede coinvolta Mps, vista come un potenziale acquisto da parte di Unicredit: “Stanno facendo un buon lavoro, e questo è quanto. Per il futuro vedremo”, ha concluso.

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