CheBanca!, il 2023 della rete

Come tradizione vuole, l’inizio di ogni anno coincide con la consueta stesura dei bilanci personali e l’altrettanto abituale raccolta dei buoni propositi. Sarà forse un esercizio di stile, ma cercare di fare ordine tra risultati ottenuti e nuovi obiettivi desiderati aiuta a capire in quale momento del nostro percorso personale ci troviamo. Per riflesso possiamo applicare la stessa logica alle aziende, le quali si trovano puntualmente a inizio anno all’alba di un nuovo round di target da raggiungere, di numeri da confrontare e di piani da rispettare. Per questa ragione BLUERATING ha deciso di ascoltare la voce dei principali attori della consulenza finanziaria in Italia, ponendo a ciascuna realtà tre domande che riportiamo qui sotto. Ecco, cosa hanno risposto i top manger delle banche-reti.

Le domande

1 Dopo un 2022 difficile sui mercati, con le reti che hanno dovuto offrire una nuova prova di forza, con quale spirito iniziate questo 2023?

2 Quali sono i vostri piani in merito ai servizi offerti e allo sviluppo del vostro modello di consulenza?

3 A livello di professionisti, quali obiettivi di crescita della rete nel corso dell’anno vi ponete e qual è l’identikit ideale del consulente che cercate? E sul fronte della raccolta che target avete?

CheBanca! (Duccio Marconi, direttore centrale consulenti finanziari e vice direttore generale)

1 Le reti di consulenza hanno dimostrato ancora una volta la loro resilienza. La competenza del consulente anche in periodi di forte volatilità è testimoniata dai risultati, prova della capacità delle Reti di assistere le famiglie senza farsi trasportare dall’emotività. A ottobre, infatti, le Reti di consulenza hanno realizzato una raccolta netta pari a circa €3,7mld, ottenuti in prevalenza tramite strumenti finanziari amministrati. Nonostante la flessione del 18,8% anno su anno nei primi nove mesi dell’anno, il dato di raccolta è il secondo migliore risultato di sempre, segno che è proprio nelle situazioni di mercato più complicate che i clienti danno valore al nostro lavoro. Tali promesse ci portano a proseguire a ritmo sostenuto nei nostri obiettivi di crescita sul territorio: entro il primo trimestre del 2023 apriremo 4 nuovi centri finanziari (uno a Taranto e a Martina Franca e due a Palermo). Selezioneremo poi altre piazze sulla base dei professionisti che troveremo pronti a sposare il nostro modello di consulenza. Crescerà anche la nostra offerta commerciale, a beneficio dell’operatività quotidiana oltre a nuovi progetti sulla rampa di lancio, come la consulenza finanziaria con fee e la gestione in team dei clienti. A questi si aggiungono i cantieri per il continuo perfezionamento dei nostri canali digitali e lo sviluppo degli strumenti di gestione per i clienti imprenditori.

2 Credo che la vera sfida per il mondo della distribuzione sarà aumentare la consapevolezza dei clienti in reazione al valore offerto dalla consulenza finanziaria nel raggiungimento dei loro obiettivi, attraverso una corretta pianificazione degli investimenti. Sul fronte dei prodotti vogliamo cogliere i nuovi trend emergenti: esg e private markets sono oggi i due filoni più importanti. Puntiamo a una vera e propria consulenza patrimoniale per la nostra clientela, grazie ai servizi offerti in sinergia con le società del gruppo Mediobanca (leasing, factoring, family office, corporate investment banking, private insurance, operazioni fiduciarie e molto altro). L’Italia ha un tessuto imprenditoriale molto sviluppato. Per questo è fondamentale parlare ai clienti imprenditori di risparmi, garantendo al contempo servizi dedicati all’impresa. Far parte di un gruppo come Mediobanca, ci permette di avere una marcia in più su questo fronte.

3 Oggi lavoriamo sul reclutamento di professionisti che si dedichino ai clienti private in maniera trasversale, occupandosi degli aspetti sia finanziari sia patrimoniali. I punti di forza della rete dei consulenti finanziari CheBanca! sono: indipendenza, solidità e un forte know-how a servizio delle imprese. Rivolgiamo inoltre la nostra offerta al mondo dei bancari per i quali è prevista un’offerta ad hoc, che ritengo sia un nostro fiore all’occhiello. La nostra proposta prevede una fase di transizione di tre anni, in cui l’ex gestore affluent o il private banker ritrova le condizioni che aveva come dipendente: remunerazione (un fisso) e welfare. Abbiamo poi lanciato il progetto New Generation Financial Advisor, volto a inserire giovani entusiasti e talentuosi. Per loro prevediamo nei primi anni di attività, un compenso fisso mensile, oltre all’assegnazione di un pacchetto clienti per l’avvio dell’attività. A questo si aggiunge un piano formativo strutturato anche con l’ausilio di un Tutor che lo affianchi nel percorso di crescita.

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