Le compagnie assicurative continuano a detenere circa il 10% del debito pubblico italiano, che ammonta a circa 2.700 miliardi di euro, e ogni anno comprano ancora svariati miliardi.
La ragione principale è l’alta volatilità dei titoli. Al loro posto, nei portafogli, hanno trovato spazio i Bonos spagnoli e fondi d’investimento, come riportato in un articolo di Affari & Finanza (l’inserto economico de La Repubblica). E visto che il Governo italiano dovrebbe quast’anno emettere 206 mld di euro di nuovi bond non si tratta certo di una notizia positiva.
Nel dettaglio, secondo quanto riportato nell’articolo, i titoli di Stato in pancia alle assicurazioni sarebbe sceso al minimo di sempre con una quota rispetto al portafoglio complessivo, del 36% (pari a circa 310 mld di euro). Una percentuale decisamente inferiore a quella di cinque anni fa, quando ammontava al 45%.
Al posto dei titoli italiani le compagnie stanno preferendo i governativi spagnoli, che sebbene rendano di meno evidenziano una volatilità dei corsi inferiore. Non solo. Anche la Solvency 2 e la correlata spinta alla diversificazione ha pesato su quqsta scelta.
