Banca Generali, il racconto di un anno in trincea

Bluerating intervista Marco Bernardi, vice direttore generale di Banca Generali. Un confronto sulle sfide affrontate nel 2022, un anno nel quale le reti hanno dovuto ancora una volta difendere i risparmi dei propri clienti con fermezza e determinazione. Sullo sfondo, quasi un anno di conflitto in Ucraina…

Come ha reagito la vostra clientela allo scoppio del conflitto in Ucraina? E lei?

Tutto il mondo è rimasto sorpreso e allarmato dallo scoppio del conflitto poichè l’atteggiamento elusivo di Mosca non rendeva comprensibili gli obiettivi e i rischi concreti della situazione. La tragedia in primis umana, ma anche economica e sociale, non ha tardato a concretizzarsi ed ha assunto ancora più spessore quando diventò evidente la magnitudo dello scontro e la deriva di una guerra non risolvibile in poco tempo come inizialmente pianificato dagli invasori. L’ondata di ribassi sui mercati e le fiammate sui prezzi dell’energia conseguenti all’escalation bellica hanno ben presto amplificato le preoccupazioni di tutti in un momento in cui avevamo appena iniziato a sperare di esserci lasciati dietro le spalle le complessità portate dalla pandemia nei due anni precedenti.

Per i clienti, come per tutti, la paura della guerra ha toccato l’emotività invitando alla prudenza nelle scelte di investimento o cercando i famosi beni rifugio. Come consulenti e private banker il nostro lavoro è stato fondamentale al fianco delle famiglie nell’inquadrare le posizioni e intervenire laddove necessario affrontando i rinnovati rischi. All’aumento della liquidità e progressiva diminuzione delle posizioni gestite è via via poi aumentata nei mesi successivi la coscienza dell’importanza di un advisory accurata sugli investimenti -e da qui si spiega la crescita della consulenza evoluta- oltre che della gestione attiva tanto che Banca Generali s’è confermata nel mondo delle reti la realtà più attiva proprio in questi servizi di investimento.

Per riassumere quindi, lato mio personale e nostro come struttura, abbiamo cercato di stare ancora più vicini ai clienti da un lato e dall’altro rafforzare le soluzioni per la protezione patrimoniale. E i numeri di raccolta e nuova clientela private confermano la qualità del lavoro.

Come avete deciso di rapportarsi con gli inevitabili timori della clientela durante questo anno complicato? Ricorda qualche episodio significativo in particolare?

L’emergenza ha evidenziato posizioni diverse in un clima di grande preoccupazione. Complessivamente però devo dire la clientela ha reagito con molta maturità di fronte all’escalation di volatilità comprendendo la straordinarietà dell’evento e l’importanza di restare calmi gestendo razionalmente la situazione. Il lavoro del banker è uscito rafforzato da questa capacità di controllare l’emotività e oggettivizzare i rischi tenendo la barra dritta sugli obiettivi di lungo termine.

Tra inflazione, energia alle stelle e timori geopolitici, quali sono stati a suo avviso gli elementi più difficili da gestire e perché?

L’impennata dei tassi è la variabile che più ha spaventato i mercati. L’accelerazione dell’inflazione dal caro energia ha infatti costretto le banche centrali ad intervenire oltre ogni attesa nella stretta monetaria cambiando radicalmente il paradigma di investimento degli ultimi anni. Le conseguenti pressioni sui bond hanno certamente destabilizzato maggiormente i portafogli ma nel nostro caso, numeri alla mano, le masse hanno tenuto restando nell’ordine degli 83 miliardi poco distanti dai livelli dell’anno prima. Significa che nel nostro lavoro di diversificazione e gestione c’è qualità e questo viene riconosciuto dal mercato.

Nonostante tutte queste difficoltà che abbiamo citato, il mondo delle reti italiane è ancora una volta riuscito a ottenere ottimi dati di raccolta. Quali sono stati a suo giudizio gli elementi chiave di questo ennesimo successo per i consulenti finanziari?

Abbiamo raccolto nonostante il caos sui mercati 5,7 miliardi, confermandoci su livelli d’eccellenza nel settore delle reti e come uno degli anni migliori per nuovi flussi. La qualità della nostra offerta, le competenze dei gestori e dei nostri banker al fianco delle famiglie e la dedizione della banca -unita ad un brand unico sul mercato- rappresentando gli elementi distintivi che descrivono il continuo successo. Per la consulenza in generale la capacità di stare vicini ai clienti e aiutarli nelle scelte sul risparmio nei momenti anche più complessi, è un plus dell’industria sempre più apprezzato.

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