My Money, Ubertalli è il nuovo amministratore delegato

Niccolò Ubertalli, top manager che all’inizio dello scorso luglio aveva lasciato la carica di head of Italy di Unicredit, è stato nominato amministratore delegato di My Money Group, banca retail controllata dal fondo Cerberus, che in Europa risulta tra l’altro azionista di Commerzbank e di Deutsche Bank.

Presieduta da Eric Shehadeh, a fine del 2021 My Money ha concluso l’acquisizione da Hsbc France – al prezzo simbolico di un euro – di 244 filiali nel Paese transalpino con 3.900 addetti e 24 miliardi di euro di attivo. Un affondo che consentirà all’istituto di espandere la propria azione, portandola a contare complessivamente su 800 mila clienti, 21 miliardi di impieghi e circa 19 miliardi di depositi.

Ubertalli, che nel frattempo è diventato ceo anche di Promontoria Mmb, ha iniziato la carriera tra le fila di Teksid Aluminium Foundry nel corso del 1997 come ingegnere di processo. Tre anni più tardi si è trasferito a Milano, dove ha lavorato per McKinsey per poi passare a Unicredit Clarima tra il 2002 e il 2004, con la carica di direttore nell’area commerciale. Tra il 2004-2006 ha rivestito l’incarico di first vice president di Mbna (Usa e Regno Unito) e nel 2006 si è trasferito in Bulgaria per lanciare Unicredit Consumer Financing con il ruolo di presidente e direttore esecutivo. Tre anni dopo è tornato in Italia e ha continuato la sua carriera come chief staff dell’allora ceo Alessandro Profumo, poi come head of group consumer finance tra 2011-2012. Trasferito in Romania nel 2012, sotto la gestione di Federico Ghizzoni, ha poi assunto la posizione di deputy ceo in UniCredit Tiriac Bank, tra il 2015, mentre nel corso del 2019 ha continuato la sua carriera in Yapi Kredi come direttore esecutivo e deputy ceo e nel 2019 è stato nominato co-ceo commercial banking ed è stato membro del group executive committee.

Con l’approdo di Andrea Orcel al timone di Unicredit, il 12 luglio del 2021 Ubertalli era stato tra i banchieri della prima linea a essere promosso, con la nomina di head of Italy di Unicredit. Dietro l’uscita improvvisa del manager ci sono state divergenze tra lo stesso e Orcel, con Ubertalli che, stando alle ricostruzioni, nella sua posizione di spicco della banca avrebbe potuto coagulare gli elementi di dissenso al Ceo presenti sia all’interno del gruppo sia tra gli stakeholder.

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