Commerzbank registra un risultato record, il migliore dal 2007. Il titolo della seconda banca tedesca ha sfiorato un guadagno del 9%, registrando una delle migliori performance dell’indice Stoxx Europe 600, mentre il DAX 40 -1,23% di Francoforte è in lieve rialzo.
Come riporta Il Sole 24 Ore, l’utile netto del quarto trimestre di Commerzbank è salito a 472 milioni di euro, da 421 milioni nello stesso periodo del 2021, superando nettamente il consensus che puntava a 374 milioni. Il margine di intermediazione è aumentato del 13% a 2,36 miliardi, restando in questo caso un po’ sotto al pronostico. Sull’insieme del 2022, Commerzbank ha realizzato un utile netto di 1,44 miliardi, il risultato migliore da oltre dieci anni a questa parte, contro 430 milioni nel 2021, nonostante un contesto economico difficile e gli oneri straordinari legati alla filiale polacca mBank. L’utile operativo è balzato del 77,5% a 2,1 miliardi, con ricavi in crescita del 12% a 9,5 miliardi. Il margine netto di interesse, in particolare, è migliorato del 33% a 6,45 miliardi.
Per il 2023 la banca prevede un utile netto più elevato rispetto al 2022 e un margine netto di interesse ben oltre i 6,5 miliardi di euro con un chiaro potenziale al rialzo. Inoltre, la banca punta anche a un’ulteriore riduzione dei costi. Il tasso di distribuzione sarà aumentato al 50% dell’utile netto dopo deduzione del coupon di alcune obbligazioni convertibili, dal 30% del 2022. La banca intende anche lanciare un programma di riacquisto di azioni proprie per 122 milioni di euro, soggetto al via libera da parte della Bce.
Il taglio di 10mila dipendenti a tempo pieno è stato quasi raggiunto: per ora sono state 9mila le uscite. Le filiali, scese a 450, dovrebbero essere ulteriormente ridotte, per arrivare a quota 400.