Contratto bancari, Intesa Sanpaolo si “smarca” dall’Abi

Secondo quanto riportato da HuffPost, Intesa Sanpaolo avrebbe deciso di revocare la delega a essere rappresentata a livello sindacale dall’Abi proprio ora che i sindacati bancari e la stessa Associazione stanno trattando sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto a fine 2022 e per ora prorogato fino al prossimo 30 aprile.

Al termine dell’incontro del 28 febbraio, a cui hanno partecipato Abi e in rappresentanza dei lavoratori Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin, Falcri-Silcea-Sinfub, le parti avrebbero concordato, sempre secondo quanto riportato da HuffPost, che gli incontri che si svolgeranno entro il 30 aprile del 2023 verranno considerati “convenzionalmente come se si fossero svolti entro il 31 dicembre 2022”.

Per statuto l’Abi, oltre alle attività di consulenza e informazione, su mandato degli associati, li rappresenta “nel regolamento dei rapporti di lavoro (compresa la stipulazione di contratti collettivi) nei confronti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori”.

Intesa, da parte sua, conferma, come riportato dall’Ansa, “di aver comunicato all’Associazione bancaria italiana la revoca del mandato di rappresentanza sindacale e pertanto affiancherà Abi nel confronto con le OOSS nazionali a livello di settore, in una fase di particolare importanza come quella attuale” ma anche di mantenere l’adesione all’associazione.

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